In altra sede, parlando delle tre transizioni - digitale, ecologica, demografica - che riguardano il lavoro, Fumarola ha inoltre rilanciato la proposta di uno ”statuto della persona nel mercato del lavoro, per garantire il diritto alla formazione continua, alla riqualificazione, alla sicurezza economica e alla partecipazione nei processi decisionali. Il lavoro non è solo reddito: è identità, riconoscimento e partecipazione alla vita collettiva”.
Quanto alla manovra, ”la Cisl è in mobilitazione in tutta Italia per migliorarla su partecipazione, rinnovi contrattuali e sostegno alle famiglie. Sabato scorso contro la manovra la Cgil è andata in piazza a Roma, presente solo una parte delle forze di opposizione. E il segretario generale Landini prospetta un nuovo sciopero. Sarebbe il quarto consecutivo contro la legge di Bilancio del governo Meloni.
Rispetto all'approccio della Cgil, osserva Fumarola in una intervista a Repubblica, ”ci separa, nel merito, una valutazione in chiaroscuro, e un diverso modo di intendere la natura della rappresentanza sindacale: non movimentista, ma contrattualista, orientata al confronto, fin quando c'è spazio per il negoziato. Per questo abbiamo già chiesto a tutti i gruppi parlamentari di affrontare insieme i principali nodi del ddl di bilancio. I primi incontri saranno la settimana prossima”. Sottolinea la leader Cisl: ”I segnali di attenzione alle nostre richieste sono diversi, dalla riduzione della seconda aliquota dell'Irpef, alla detassazione degli accordi di produttività. Ma chiediamo il riferimento ai contratti comparativamente più rappresentativi per far scattare le defiscalizzazioni sui rinnovi, insieme a un maggiore retroattività della misura; più risorse per scuola e università e fondi strutturali sulla non autosufficienza e il contrasto alla povertà. Sul tema pensioni, almeno il congelamento dell'adeguamento automatico e un forte segnale su Opzione donna. Della massima importanza rifinanziare il Fondo per la legge sulla partecipazione”. Rifinanziamento assicurato dalla premier Meloni al Congresso Cisl. Fumarola ha ribadito che ”l’unità è sempre una buona cosa, se viene attivata sugli obiettivi e con gli strumenti giusti, che per noi sono quelli della costruzione di un fronte sociale riformista che prema per le giuste modifiche e, più in generale, per un accordo su lavoro, coesione e sviluppo. Su questi target siamo pronti a confrontarci con tutti. Anzi, chiediamo alla Uil se intende unirsi in questa battaglia”.
Giampiero Guadagni
