Mercoledì 2 luglio 2025, ore 12:35

Pnrr 

Da Bruxelles via libera alla settima rata per l’Italia 

Via libera della Commissione europea alla valutazione preliminare positiva di tutte le 64 tappe e obiettivi legati alla settima richiesta di pagamento dell'Italia per 18,3 miliardi di euro (4,6 miliardi di euro in sovvenzioni e 13,7 miliardi di euro in prestiti) nell'ambito dello Strumento per la ripresa e la resilienza. La richiesta di pagamento riguarda passi importanti per la realizzazione di 10 riforme e 46 investimenti. Lo rende noto l'esecutivo europeo. L'Italia aveva trasmesso la richiesta per la settima rata del Pnrr alla fine dello scorso dicembre.
Tra le misure principali di questa richiesta di pagamento c’è il rafforzamento della concorrenza e della trasparenza. L'Italia ha adottato la nuova Legge annuale sulla concorrenza 2023, che prevede misure volte ad aumentare la concorrenza, l'efficienza e la qualità dei servizi in diversi settori, tra cui le autostrade. Tra le modifiche principali, il passaggio alle procedure di gara pubbliche come metodo predefinito per l'aggiudicazione delle concessioni, con affidamenti in house consentiti solo in casi eccezionali e giustificati; una maggiore supervisione e controllo di queste procedure da parte del Ministero delle Infrastrutture e un sistema più trasparente per la definizione delle tariffe e la garanzia di livelli di servizio adeguati. Altra misura: il miglioramento dell'accessibilità per i passeggeri delle ferrovie del Sud Italia. Dieci stazioni ferroviarie del Sud Italia, tra cui Giovinazzo, Milazzo, Macomer, Vibo Valenzia-Pizzo, Vasto San Salvo, sono state ristrutturate per migliorare l'accessibilità dei passeggeri con disabilità e mobilità ridotta. Terza misura: l’aumento della distribuzione di energia rinnovabile: l'installazione di nuove sottostazioni primarie, l'ammodernamento di quelle esistenti e il potenziamento delle linee di distribuzione hanno aggiunto 1.848 MW di capacità alla rete, migliorando la capacità della rete di distribuire energia rinnovabile. La Commissione ha ora inviato la sua valutazione preliminare del raggiungimento da parte dell'Italia delle tappe e degli obiettivi richiesti per questo pagamento al Comitato economico e finanziario, che ha quattro settimane di tempo per esprimere il suo parere.
Ora il parere di Bruxelles verrà trasmesso all'Economic and Financial Committee, che ha quattro settimane per formulare una sua opinione per poi adottate una decisione di pagamento.
Commenta la premier Meloni: ”Con il pagamento della settima rata l'Italia confermerà il primato europeo nell'avanzamento del Piano, con oltre 140 miliardi di euro ricevuti, corrispondenti al 72% della dotazione finanziaria complessiva e al 100% degli obiettivi programmati nelle prime sette rate, pari a 334 tra milestone e target, obiettivi tutti conseguiti nel pieno rispetto del cronoprogramma stabilito dalla Commissione. Si tratta di un primato anche qualitativo, abbiamo dimostrato di essere capaci di utilizzare in modo virtuoso gli strumenti che l'Europa ci ha fornito e siamo diventati un modello per gli altri Stati membri”.
Palazzo Chigi lunedì aveva reso noto di aver trasmesso alla Commissione europea la richiesta di pagamento anche dell'ottava rata, per un importo pari a 12,8 miliardi di euro. La richiesta è stata presentata a seguito dei lavori della Cabina di regia del 24 giugno scorso per la verifica del conseguimento dei 40 obiettivi, distinti in 28 target e 12 milestone, tra i quali figurano riforme e investimenti strategici per la crescita economica e sociale dell'Italia.
Bruxelles fa sapere che l’Italia è invece ancora fanalino di coda nell'Ue per la durata dei processi civili e commerciali, nonostante i miglioramenti grazie anche alle riforme del Pnrr, con oltre 500 giorni di attesa per arrivare al giudizio di primo grado. Nel 2023 per risolvere una causa civile o commerciale in Italia servivano 511 giorni. Per i processi amministrativi, in Italia servono 595 giorni per il primo grado.
Giampiero Guadagni

( 1 luglio 2025 )

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