Mercoledì 16 luglio 2025, ore 0:53

Eurotower

Italia tra i fattori frenanti dell’economia europea

La Banca Centrale Europea rivede al ribasso le stime di crescita per l’Eurozona, lascia i tassi d’interesse invariati fino alla prossima estate e lancia un nuovo salvagente alle banche ma ”non per le banche”. In una nota diffusa al termine della riunione di politica monetaria, in cui si è deciso di lasciare il tasso principale fermo allo 0%, quello sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi a -0,40%, la Bce ha ribadito che i tassi di interesse si manterranno ”su livelli pari a quelli attuali almeno fino all’estate del 2019 e in ogni caso finchè sarà necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine”. Una decisione, accompagnata dal lancio di una nuova serie di operazioni trimestrali mirate di rifinanziamento a lungo termine (Tltro-III), a partire da settembre 2019 fino a marzo 2021, per garantire favorevoli condizioni di prestito bancario e regolare trasmissione della politica monetaria, che ha prodotto immediatamente: una flessione dell’euro che dopo un’apertura stabile vira al ribasso, perdendo lo 0,37%, a 1,1267 dollari; e un calo dello spread fra Btp e Bund a 243 punti base (minimo da fine gennaio) con il rendimento del decennale al 2,54%. Ma seguita anche da una revisione al ribasso delle stime di crescita che ha limato il Pil dell’Eurozona per il 2019 a +1,1% da +1,7% stimato a dicembre (già tagliato dal +1,8% precedente), per il 2020 a +1,6% da +1,7% e confermato una crescita dell’1,5% per il 2021; che ha prodotto un vistoso calo delle borse europee, con Piazza Affari che cede l’1,2%, Londra che perde lo 0,7%, e Francoforte che scende dello 0,8% seguite da anche Parigi (-0,47%) e Madrid (-0,57%). E poi anche un taglio delle stime sull’inflazione dell’Eurozona: per il 2019 all’1,2% dall’1,6% atteso in precedenza; per il 2020 a 1,5% (da 1,7% precedente) e per il 2021 a 1,6% (da 1,8%).

Le prospettive economiche dell’Eurozona, sottolinea Mario Draghi, ”restano orientate al ribasso” a causa di una serie di fattori esterni che vanno dal protezionismo, alle incertezze intorno a Brexit, a ”ciò che sta accadendo in Cina fino all’effetto sempre più debole dello stimolo fiscale negli Usa”. Ma tra i vari fattori frenanti dell’economia europea Draghi mette ”certamente” anche l’Italia. In qualunque caso, ammonisce il capo dell’Eurotower, i nuovi maxi-prestiti alle banche annunciati dalla Bce servono ad ”assicurare che le banche possano prendere a prestito e prestare” a condizioni accettabili, e ”non perchè comprino bond sovrani”.

Articolo completo domani su Conquiste Tabloid

( 7 marzo 2019 )

Arte

La balena di Allegrucci e la fragilità del mondo

 Non basterà un rogo a cancellare il suo significato 

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Protagonisti del '900

Pier Giorgio Frassati Santo Sociale

Il giovane torinese che pensò la politica come la più alta forma di carità sarà dichiarato santo il prossimo anno

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Lutto nella cultura

Addio a Goffredo Fofi

Si spegne un’altra stella nel firmamento sempre più esiguo della cultura italiana

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

FOTO GALLERY

© 2001 - 2025 Conquiste del Lavoro - Tutti i diritti riservati - Via Po, 22 - 00198 Roma - C.F. 05558260583 - P.IVA 01413871003

E-mail: conquiste@cqdl.it - E-mail PEC: conquistedellavorosrl@postecert.it