Fanno otto. La Bce taglia infatti i tassi d'interesse per l'ottava volta dalla scorsa estate: con la nuova riduzione di un quarto di punto percentuale decisa ieri il tasso sui depositi scende al 2%, quello sui rifinanziamenti principali al 2,15%, quello sui prestiti marginali al 2,40%. Per l’Eurotower si tratta del livello che si pensava fosse quello finale prima che l'economia europea finisse nel mirino dei dazi di Trump. La Bce conferma la sua stima di crescita per l'Eurozona nel 2025 a 0,9%, come nelle stime di marzo, visto l'andamento del primo trimestre più vigoroso rispetto alle attese.
Le nuove 'staff projections' riducono, invece, la crescita 2026 a 1,1% da 1,2% di dicembre e confermano 1,3% per il 2027, si legge nel comunicato successivo al Consiglio direttivo Bce, che avverte: "Un ulteriore acuirsi delle tensioni commerciali nei prossimi mesi determinerebbe livelli di crescita e di inflazione inferiori a quelli dello scenario di base delle proiezioni" mentre il contrario accadrebbe nel caso di "esito favorevole" dei negoziati in corso. Francoforte rivede al ribasso di 0,3 punti percentuali, rispetto alle previsioni di marzo, le stime sull'inflazione che nel 2025 è ora prevista al 2%". Nello scenario di base delle nuove proiezioni degli esperti dell'Eurosistema, l'inflazione complessiva si collocherebbe in media al 2,0% nel 2025, all'1,6% nel 2026 e al 2,0% nel 2027.
Ma sul dopo, con i mercati che prezzano un'altra riduzione del costo del denaro fra settembre e ottobre, sarà difficile dare indicazioni chiare in attesa di risultati dal negoziato fra Bruxelles e Washington. Christine Lagarde ha tentato un difficile atto di equilibrio nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo di ieri: si decide riunione per riunione, sulla base dei dati, è stata in sintesi la formula usata dalla presidente Bce, mentre i tecnici lavorano a vari scenari. Ma lasciando la porta aperta da ulteriori tagli dei tassi. I mercati, poi, attendevano parole chiare sul completamento del suo mandato, dopo che il Financial Times nei giorni scorsi aveva dato notizia di un accordo per la sua successione al vertice del Forum economico mondiale di Davos prima del termine naturale alla Bce ."Posso dire con molta certezza che sono e resto pienamente determinata a portare a compimento la mia missione e sono determinata a completare il mio mandato fino al termine".
A far propendere gli investitori verso un ulteriore taglio all'1,75% nelle riunioni di settembre o ottobre sono gli ultimi dati: l'Ocse ha appena sforbiciato all'1% la stima di crescita per l'Eurozona nel 2025, e oggi l'indice Pmi tedesco che anticipa la tendenza del Pil è sceso da 50,1 di aprile a 48,5 per il mese di maggio. Va meglio per Spagna e Italia, che registra un miglioramento del Pmi servizi a 53,2 a fronte del peggioramento della manifattura con Confindustria che segnala imprese "meno pessimiste" e "aspettative in lieve miglioramento". Il mercato prende nota, con lo spread Btp-bund a nuovi minimi dall'inizio del 2021 a 96 dopo un collocamento sindacato di Btp a cinque anni e Green che ha visto un boom di domanda per oltre 210 miliardi di euro. Sullo spread pesa anche il via libera della Germania al maxi-pacchetto di tagli delle tasse per le grandi imprese.
Rodolfo Ricci