Sabato 19 luglio 2025, ore 7:52

Congresso Cisl 

Il tempo di un grande patto della responsabilità 

È tempo di stringere un grande patto della responsabilità tra Governo, sindacato e sistema delle imprese verso obiettivi comuni”. Aprendo a Roma il congresso della Cisl, la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, rilancia con forza la proposta perché ”in una società complessa nessuno può illudersi di poter governare da solo il cambiamento”.
Partecipazione è la parola chiave. Non solo come metodo o strategia ma come risveglio profondo. ”Partecipare, in ogni ambito - sul lavoro, nella contrattazione sociale, con la concertazione - significa rientrare in campo. Significa non accettare che siano altri a scrivere le pagine che ci riguardano”. La legge sulla partecipazione al lavoro voluta dalla Cisl ”è un ambizioso punto di partenza”. Partecipazione ”non significa archiviare il conflitto, che nelle fabbriche come nei rapporti sociali resta una articolazione spesso inevitabile dell'azione sindacale. Ma significa comprendere che esiste una dimensione di progresso condiviso, un orizzonte comune verso cui procedere in modo cooperativo. E vuol dire fare ogni sforzo per cacciare dai cancelli antagonismo, collateralismo, estremismo ideologico, che confondono la partecipazione con la compromissione. Lottare e partecipare non sono in contraddizione”. Fumarola ritiene importante che la nuova legge venga subito sperimentata nelle grandi imprese controllate o partecipate dallo Stato: Poste Italiane, Eni, Enel, Leonardo, Ferrovie dello Stato, Terna, Snam.
La via maestra resta quella contrattuale. ”Bisogna rinnovare tutti i contratti nazionali, pubblici e privati. Accrescere la produttività, redistribuendola sia su buste paga più pesanti, sia su orari più leggeri. Diffondere al massimo la contrattazione decentrata, che da tempo riguarda appena il 30% delle aziende”.
Salari bassi vuol dire aumento delle diseguaglianze e rischio di povertà, impoverimento del capitale umano e freno alla produttività. Ma l’introduzione di un salario minimo legale non è la risposta giusta. ”Ci sarebbe un effetto perverso indebolendo la contrattazione collettiva e favorendo invece l'uscita dai contratti collettivi e la contrattualizzazione individuale. Le retribuzioni medie si abbasserebbero”. In ogni caso ”non spetta alla politica dei partiti decidere in questo ambito. Tutte queste materie devono restare nel perimetro delle relazioni industriali”.
Nell'Italia del 2025 ”al centro della grande intesa che serve al Paese deve esserci il lavoro. E al centro del centro c’è il tema sicurezza”. Ogni giorno che passa tre persone perdono la vita in un cantiere, in una fabbrica, in un campo, oppure percorrendo la strada per andare al lavoro. ”Non partiamo da zero. Abbiamo una legislazione avanzata e, in questi ultimi anni, sono stati compiuti passi avanti: la patente a crediti, il recente accordo tripartito sulla gestione delle emergenze climatiche. Ma non basta”.
Capitolo fisco. Fumarola chiede un sistema impositivo ”più equo e redistributivo che riduca le tasse a pensionati e lavoratori”. E individua nel fiscal drag ”l'elefante nella stanza: un meccanismo che in questi anni ha drenato decine di miliardi, erodendo i risultati dei rinnovi contrattuali, dell'alleggerimento del cuneo fiscale, degli adeguamenti pensionistici”. Occorre un confronto per il prosieguo della riforma fiscale, con l’obiettivo di aumentare le detrazioni per i redditi fino a 60mila euro, ridurre la seconda aliquota dal 35% almeno al 32%, intensificare la lotta all'evasione fiscale.
Quanto alle pensioni, ”va aumentata l'adesione ai fondi pensione, con particolare attenzione a giovani e donne. Serve creare una rete di sicurezza per chi ha carriere lavorative discontinue e rischia un giorno di sprofondare sotto la soglia di povertà. Vogliamo una pensione contributiva di garanzia per i giovani. La flessibilità in uscita deve essere favorita con il sostegno fiscale e contributivo, confermando ed estendendo l'Ape sociale, prevedendo sconti contributivi per le lavoratrici madri e riformando Opzione donna in modo da renderla più semplice e meno penalizzante per chi non ha figli”.
A frenare il ritmo dell'espansione produttiva ”contribuiscono anche altri fattori: mancati investimenti sulla pubblica amministrazione, lentezza della giustizia civile, assenza di politiche infrastrutturali e industriali. Il Pnrr ha rappresentato una spinta senza precedenti. Tuttavia, il reale potenziale di crescita del piano dipenderà da quanto e come queste risorse verranno spese e se sapranno generare ricadute sulla produttività sulla capacità industriale e sulla modernizzazione duratura del Paese”.
In questo scenario pesa naturalmente l’incertezza rappresentata dai dazi statunitensi. ”Va definita una strategia comune, condivisa da sindacato e imprese. Per tutelare lavoro e produzioni in difficoltà, aprire nuovi mercati, promuovere scambi equi basati su regole sociali e condizioni condivise”. Trump ha scatenato una vera e propria guerra commerciale che rischia di avere effetti rilevantissimi sul potenziale di crescita a livello globale. L’Europa è a un bivio: o sarà integrata, forte, autonoma anche su difesa e politica estera oppure rischia l'irrilevanza”. Quello che manca in questo momento è il senso della convivenza. E a proposito, Fumarola rilancia lo Ius Scholae per le seconde generazioni: ”Più di 800 mila bambini, italiani in tutto tranne che nei documenti aspettano un riconoscimento doveroso”.
E dal palco del Congresso Cisl un appello per Alberto Trentini, cooperante italiano ”detenuto ingiustamente in Venezuela dal regime di Maduro". Fumarola esprime ”la più profonda solidarietà della Cisl alla famiglia: non siete soli, tutta la nostra organizzazione è al vostro fianco nella richiesta di verità, giustizia e libertà per Alberto”.
Al Congresso Cisl sono arrivati i messaggi del Presidente Mattarella e di Papa Leone XIV. Sottolinea il capo dello Stato: ”Libertà e democrazia, in Italia e in Europa, hanno bisogno della partecipazione dei lavoratori. Una partecipazione protagonista e indispensabile per rafforzare i valori costituzionali, per far sì che uguaglianza e sviluppo, dignità del lavoro, contribuiscano a una condizione di piena cittadinanza”. Aggiunge Mattarella: ”Ricomporre il lavoro che rischia di frammentarsi, affrontare le sfide di mercati sempre più sottoposti a choc, talvolta indotti, le prove poste dall'intelligenza artificiale, tenere saldo il primato della persona, sono terreni di impegno decisivi, che devono tenere insieme parti sociali e istituzioni, in uno sforzo corale per lo sviluppo del Paese”. Papa Prevost auspica che il congresso Cisl ”susciti un rinnovato impegno nel promuovere la sensibilizzazione di tutti davanti alle responsabilità sociali e di promuovere un ordine di relazioni sociali più umano, nonché società pacifiche e giuste al servizio dello sviluppo umano integrale e del bene della famiglia umana”.
Giampiero Guadagni

( 16 luglio 2025 )

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