Incontro al Mise per Almaviva è terminato con un nulla di fatto, non c'è stato alcun avanzamento della trattativa. Anzi, situazione di stallo su posizioni diametralmente opposte. Lo fa sapere Giorgio Serao della Fistel Cisl nazionale "L'azienda richiama le pesanti perdite che sono state quantificato in 19 mln di euro nei primi 9 mesi e un congelamento del salario in via temporanea - aggiunge Serao - il sindacato non ritiene percorribile la strada della riduzione del salario proponendo l'utilizzo di ammortizzatori sociali in attesa dei provvedimenti del Governo a sostegno del settore, oltre a incentivi all'uscita" L’appuntamento al ministero dello Sviluppo economico ha avuto in primo piano la procedura di mobilità per 2.511 addetti e la chiusura delle sedi di Roma e Napoli del call center. Il tempo ormai sta per finire: venerdì 18 dicembre, infatti, scade il termine dato dall’azienda e partiranno i primi licenziamenti. Una decisione avversata da sindacati e lavoratori che da mesi sono in agitazione (l’ultimo sciopero generale nazionale è del 10 novembre scorso).
Non saranno operazioni di abbassamento del costo del lavoro o fantasiose forme di compartecipazione dei lavoratori all’azienda, oltre a incentivazioni all’esodo e a percorsi formativi proposti da Almaviva, che metteranno in sicurezza l'azienda e i suoi lavoratori - affermano i sindacati i quali chiedono all’azienda di ritirare i licenziamenti e di ritornare ai contenuti dell’accordo del maggio scorso, che aveva scongiurato 3 mila esuberi nei siti di Roma, Napoli e Palermo. Un accordo oneroso per i lavoratori, che però l’azienda ha subito disatteso, aprendo le procedure di mobilità e puntando alla chiusura dei siti di Napoli e Roma. E chiedono altresì di attendere gli imminenti interventi del governo che il ministro Calenda si accinge a presentare all’interno della Legge di bilancio (su aspetti come gare al massimo ribasso, delocalizzazioni, ammortizzatori sociali specifici e fondo di innovazione per le aziende del settore) prima di assumere qualunque altra decisione.