Martedì 21 maggio 2024, ore 2:24

Lavoro

Ilva, via libera del Senato, Il provvedimento è legge

Via libera del Senato al decreto sull’ Ilva, 157 i voti favorevoli, 95 contrari, e 3 astenuti. Il provvedimento è legge.

"L’intervento del Governo sull’Ilva era necessario ed atteso ma non è purtroppo risolutivo". Commenta il segretario confederale della Cisl, Giuseppe Farina, commentando il via libera del Senato al Dl Ilva. "Il dl - dice Farina - definisce le procedure per la messa in sicurezza dello stabilimento di Taranto, conferma l’impegno negli interventi di bonifica ambientale e vincola a questo obiettivo le risorse sequestrate ai Riva ed assicura, infine, le risorse necessarie a dare continuità e stabilità alle produzioni ed a sostenere con un fondo di garanzia bancario le attività delle aziende dell’ indotto. Restano naturalmente le preoccupazioni sul futuro di tutti gli stabilimenti dell’Ilva. Spetta al Governo trovare soluzioni che assicurino la continuità produttiva ed occupazionale degli impianti. Ma per fortuna - aggiunge Farina - è cresciuta la consapevolezza da parte dell’ Esecutivo, degli Amministratori locali, della politica sulla essenzialità e sulla irrinunciabilità dello stabilimento di Taranto e della siderurgia. Resta purtroppo anche lo sconforto nel vedere come alcuni sindacati pensino che una vicenda così delicata e complessa possa essere affrontata con scioperi. Queste iniziative di protesta - conclude - dividono solo i lavoratori, generano confusione, danno spettacolo nelle piazze ma non aiutano a risolvere i problemi dell’ occupazione e dell’ Ilva".

La vicenda Ilva va affrontata "con grande senso di responsabilità da tutti i soggetti in campo, compreso il sindacato, senza prevaricazioni e atteggiamenti di intolleranza, per non prestare il fianco a strumentalizzazioni politiche". Interviene la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. "L’obiettivo comune del sindacato - sottolinea - deve essere la salvaguardia della produzione e l’occupazione in tutti gli stabilimenti dell’Ilva. Bisogna dare un futuro concreto e stabile a questa grande azienda : questo è quello che sta a cuore alla Cisl ed alla Fim. La posta in gioco - prosegue - è molto alta perchè bisogna trovare e favorire i nuovi investitori e la migliore soluzione possibile anche sul piano della sostenibilità ambientale per il mantenimento della produzione siderurgica in Italia. Secondo la Cisl bisogna «abbassare i toni e trovare la necessaria convergenza tra istituzioni e sindacato per non rischiare la perdita di ulteriori commesse che minerebbero fortemente la tenuta industriale degli impianti. Il Governo ha un compito molto importante: deve chiarire le prospettive dell’accordo di programma che è oggi l’unica strada percorribile per il rilancio della siderurgia nel nostro paese e la garanzia del mantenimento del lavoro per migliaia di lavoratori. Per questo - conclude Furlan - attendiamo fiduciosi l’incontro dei prossimi giorni al ministero dello Sviluppo che deve servire a fare chiarezza sugli impegni e sul percorso che deve portare in tempi brevi ad un un nuovo piano industriale per tutti gli stabilimenti dell’Ilva".

Intanto confermato l'appuntamento del 4 febbraio al ministero dello Sviluppo economico, alle 15.30 circa, per la verifica dell’accordo di programma per lo stabilimento Ilva di Genova Cornigliano. "Le dichiarazioni odierne del Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, a proposito dell’accordo di programma che riguarda l’Ilva di Cornigliano e, più in generale, del futuro della siderurgia italiana - dichiara Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Genova - ci confermano l’urgenza di cominciare il percorso da noi sempre indicato, che deve partire proprio dall’esigenza di garantire una piena continuità occupazionale e produttiva dello stabilimento di Genova, un percorso che deve partire dal tavolo del 4 febbraio a Roma".

Anche a Taranto gli animi sono inquieti. "Non c'e' alcuna arrendevolezza, cosi' come non e' vero che a Taranto non ci sia adeguata percezione del problema dell'Ilva. Se non siamo scesi già in piazza come i lavoratori di Genova che hanno bloccato sia le strade che lo stabilimento siderurgico, e perche' aspettiamo a breve delle risposte".

Così Valerio D'Alò, segretario della Fim Cisl di Taranto, riassume la situazione di Taranto dove l'Ilva occupa 11mila diretti e circa 3mila di indotto, numeri decisamente maggiori rispetto a quelli di Genova il cui stabilimento, Cornigliano, è peraltro alimentato dalle produzioni che arrivano da Taranto. Le risposte che i sindacati metalmeccanici attendono riguardano soprattutto la copertura economica dei contratti di solidarieta'. Il 2 marzo scadranno per 4074 addetti, sindacati e Ilva hanno gia' avviato il confronto per il loro rinnovo e per il 2016 l'azienda ha presentato numeri piu' bassi: 3500. "Si è fatta una discussione nelle singole aree del siderurgico di Taranto, adesso - dice D'Alò - attendiamo la convocazione dell'Ilva per la stretta finale. Se pero' limare i numeri dei contratti di solidarieta' e' importante, lo e' ancor piu' evitare che i lavoratori non perdano soldi in busta paga e che la copertura degli ammortizzatori sociali scenda dal 70 al 60 per cento. Stiamo percio' aspettando risposte dalla Regione Puglia, alla quale abbiamo chiesto di farsi carico dell'integrazione, ma anche dal Parlamento, visto che un gruppo di deputati e senatori ha presentato emendamenti sia al decreto "Mille proroghe" che a quello Ilva affinche' almeno per il 2016 la solidarieta' sia riportata al 70%. In particolare nel "Mille proroghe" e' stato chiesto uno stanziamento di 50 milioni di euro".

"E' evidente - sottolinea il segretario della Fim Cisl di Taranto - che se queste risposte non ci saranno a stretto giro, anche a Taranto porteremo i lavoratori in piazza. E' solo un'attesa, dunque, finalizzata a vedere cosa si sblocca rispetto alle nostre richieste". "Certo, può sembrare singolare che a Genova si protesta duramente e a Taranto non accade nulla ma i sindacati, con i quali abbiamo avuto un incontro giorni fa, ci hanno chiesto di voler attendere che passi il 10 febbraio - afferma il presidente di Confindustria Taranto, Vincenzo Cesareo - e' un po' la data simbolo perche' allora si capira' sia quali sono i soggetti in gara per l'acquisizione dell'Ilva entro giugno, sia se sono arrivate le risposte che i sindacati attendono". "C'è la nostra disponibilità a trovare con i sindacati forme comuni di pressioni e di protesta, purchè si facciano e non prevalgano l'attendismo o la necessità di non entrare in rotta di collisione con altri movimenti e organizzazioni" aggiunge Cesareo.

 

( 27 gennaio 2016 )

Mostre

Dalì e la vertigine della fede

Un Cristo visto dall’alto, che nasconde il volto, bello come un attore di Hollywood ma al tempo stesso tragico e surreale: visitabile gratuitamente fino al 23 giugno nella chiesa di San Marcello al Corso

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Magazine

Via Po Cultura

SOLO PER GLI ABBONATI

Copertina dedicata al saggio “Dio, la scienza, le prove. L’alba di una rivoluzione”, scritto da due studiosi, Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonassies

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

La scomparsa di Alice Munro

Lo sguardo sulla provincia

Premio Nobel per la letteratura nel 2013 e subito dopo precipitata nell’avverarsi dell’incubo peggiore di chi scrive: la demenza senile

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

FOTO GALLERY

© 2001 - 2024 Conquiste del Lavoro - Tutti i diritti riservati - Via Po, 22 - 00198 Roma - C.F. 05558260583 - P.IVA 01413871003

E-mail: conquiste@cqdl.it - E-mail PEC: conquistedellavorosrl@postecert.it