Sabato 11 maggio 2024, ore 5:36

Covid 

Ristoranti aperti a cena e al cinema con tampone 

Quella di avviare le riaperture, progressivamente, a partire da maggio è ormai più che un’ipotesi. Lo hanno anticipato ministri di peso del Governo. Lo confermano le linee guida presentate ieri al tavolo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. La bozza presentata al Governo prevede riaperture strettamente vincolate alle regole per bloccare la diffusione del coronavirus.
Tra le proposte più “forti”, c’è sicuramente il ritorno all’attività serale. La bozza precisa che le indicazioni valgono per ristoranti, trattorie, pizzerie, self service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie, compresi quelli che si trovano all'interno di attività ricettive, stabilimenti balneari e centri commerciali, e per l'attività di catering. La possibilità di apertura serale a cena, sottolinea Coldiretti, vale l'80% del fatturato di ristoranti, pizzerie ed agriturismi “duramente provati dalla chiusure forzate che travolgono a valanga interi settori dell'agroalimentare Made in Italy con 1,1 milioni di tonnellate di vino e cibi invenduti”.
La bozza propone poi il via libera alla riapertura delle palestre, ma resta il no allo sport da contatto fisico. Secondo il protocollo, bisognerà regolamentare l'accesso agli attrezzi, delimitando le zone per garantire almeno un metro di distanza tra le persone che in quel momento non svolgono attività fisica e almeno due metri durante l'attività fisica. Bisognerà inoltre assicurare almeno due metri di distanza tra le persone negli spogliatoi e nelle docce.
Le misure per ristorazione, palestre e piscine e cinema e spettacoli dal vivo, secondo le linee guida delle Regioni, possono essere applicate anche nelle zone rosse. Le misure indicate per ristoranti e palestre, si legge infatti, “possono consentire il mantenimento dell'attività anche in scenari epidemiologici ad alto rischio” purché associate a “screening periodico del personale non vaccinato”.
Per cinema e spettacoli dal vivo, le misure si mantengono in scenari a “basso medio e alto rischio”, se integrate con tamponi all'ingresso, test negativi effettuati nelle ultime 48 ore, completamento della vaccinazione.
Per ora, naturalmente, siamo ancora nel campo delle proposte e delle indicazioni. Le decisioni definitive dovrebbero arrivare a giorni. Oggi è prevista la consueta cabina di regia con il Cts. Per la settimana prossima, la Lega ha chiesto di riunire un Consiglio dei Ministri per emettere un decreto ad hoc per le riaperture. Ma il dibattito nella maggioranza è ancora forte. “I tempi delle decisioni nel contrasto al virus sono determinanti - ha sottolineato ieri il ministro della Sanità, Speranza -: dobbiamo essere tempestivi nelle chiusure quando serve e non sbagliare tempi e modi delle riaperture per non vanificare i sacrifici fatti. Certo va data risposta alle preoccupazioni degli italiani e alla crescita delle nuove povertà, alle difficoltà di imprese e lavoratori ma non esistono risposte semplici e problemi complessi con un alto numero di variabili”.

Ilaria Storti
 

( 15 aprile 2021 )

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