Oltre 6mila dipendenti di Autogrill Spa, catena di ristorazione commerciale, sono in attesa del rinnovo del contratto integrativo. La piattaforma rivendicativa unitaria di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs è al vaglio delle assemblee dei lavoratori fino al prossimo 30 aprile. L’accordo è scaduto il 31 dicembre 2023.
Viene richiesto, innanzitutto, un  sistema di relazioni sindacali a tutti i livelli, che abbia attenzione specifica alle agibilità e la costituzione di una commissione nazionale paritetica deputata alla valutazione dei dati relativi ai parametri per il raggiungimento del premio di risultato.
Particolare attenzione poi alla salute e alla sicurezza sul lavoro, temi da trattare, su richiesta dei sindacati, attraverso un’ora di assemblea retribuita aggiuntiva.
Focus anche sul sistema di appalti, rispetto al quale vengono richieste all’azienda precise informazioni circa le imprese interessate, gli organici coinvolti ed eventuali mutamenti nei contenuti dell’appalto che possano riflettersi sull’occupazione.
Richiesta l’integrazione aziendale del trattamento economico di un ulteriore 40%, rispetto ai mesi retribuiti al 30% dall’Inps, per i genitori che usufruiscano del congedo parentale facoltativo. Nell’ambito della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, poi, si chiede di consentire il godimento di permessi su richiesta del lavoratore in occasione dell’inserimento del figlio all’asilo nido e alla scuola materna. Si chiede inoltre di introdurre la possibilità di ottenere fino a 10 giorni di permesso, 5 dei quali retribuiti, per la malattia del figlio minore fino a 14 anni di età, a fronte di patologia certificata dal pediatra.
Nell’ambito della tutela di genere i sindacati chiedono di riconoscere alle vittime di violenza ulteriori 3 mesi di congedo retribuito rispetto a quanto previsto dalla legge, oltre alla disponibilità ad adibire la vittima a turni di lavoro in fasce orarie che garantiscano la tutela della persona, fino alla possibilità del cambio di sede in caso di apposita richiesta. In tema di pari opportunità, ancora, viene richiesto di introdurre tutte le azioni ed iniziative necessarie al raggiungimento della parità di condizioni tra uomini e donne.
Si richiede di istituire in via sperimentale il "Fondo Ferie Solidali", secondo modalità da definirsi, prevedendo un contributo a carico dell’azienda. Sulla formazione, invece, si richiede di individuare percorsi formativi congiunti che prevedano il miglioramento della professionalità dei lavoratori, al fine di garantire sia una migliore performance aziendale, sia la definizione dei corretti livelli di inquadramento professionale.
Si chiede il pagamento delle ore di lavoro notturno a partire dalle ore 22:00 e l’esigibilità del diritto al godimento della pausa retribuita e alla consumazione di un pasto. Sulla malattia la richiesta è di aumentare il numero degli eventi pagati al 100% da 5 a 8 rispetto alla carenza dei primi tre giorni e di prevedere la conservazione del posto di lavoro in caso di malattie gravi debitamente certificate, scomputando i periodi di malattia dai periodi di infortunio sul lavoro. Richiesta anche la definizione di norme a maggiore tutela dei soggetti fragili e la previsione di iniziative formative finalizzate a fornire adeguate competenze per la gestione del rapporto con i clienti diversamente abili.
Quanto all’organizzazione del lavoro, il tema è demandato alle intese a livello di unità produttiva tra l’azienda, le Rsa/Rsu e le organizzazioni sindacali territorialmente competenti e firmatarie dell’integrativo. In quelle sedi le parti si confronteranno per valutare l’adeguatezza degli organici rispetto ai carichi di lavoro e le possibili trasformazioni dei rapporti da part-time a full-time, nonché dei rapporti di lavoro a termine in tempo indeterminato. Per consentire ai lavoratori il necessario recupero psico-fisico e un’adeguata conciliazione vita-lavoro, i sindacati richiedono all’azienda di strutturare modelli organizzativi innovativi, contenendo il numero di giorni consecutivi di prestazione e favorendo l’abbinamento di due giorni di riposo.
Oltre a quanto già previsto dal CIA, viene richiesto l’aumento dei mesi di trasformazione del contratto di lavoro da full-time a part-time per un periodo superiore ai 4 mesi, integrando la possibilità di trasformazione del contratto anche per esigenze personali e motivi di salute.
Infine, tenuto conto che l’attività aziendale è strutturalmente caratterizzata da andamenti con picchi e flessioni, particolarmente connessi ai flussi turistici, la piattaforma fa riferimento alla necessaria previsione di momenti di confronto a livello territoriale finalizzati al raggiungimento di intese circa le soluzioni occupazionali più idonee.
Ce.Au.

( 15 aprile 2024 )