Zara Italia consolida il percorso di relazioni sindacali avviato nel 2008 con le federazioni di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e UIltucs. E'stato infatti siglato oggi a Roma il primo integrativo aziendale per i 3.500 dipendenti - per l’80% donne - della catena spagnola presente in Italia con oltre 100 punti vendita. L’articolato contrattuale, che avrà durata fino al 30 aprile 2018, contempla un sistema di regole condiviso, a cominciare dai diritti di informazione e consultazione a livello nazionale e decentrato e in ambito di diritti sindacali.
Il primo contratto integrativo di Zara definisce in maniera articolata l’organizzazione del lavoro a tempo parziale, al fine di consentire una adeguata presenza di personale nelle varie fasce orarie, armonizzandola alle esigenze dei lavoratori per una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, prevedendo comunque la contrattazione della materia anche al livello territoriale. Sempre in tema di conciliazione le parti, considerata l’elevata presenza di occupazione femminile, hanno stabilito che alle lavoratrici madri potrà essere richiesto un numero limitato di prestazioni in fascia di chiusura; la regola sarà applicabile anche ai lavoratori padri in presenza di particolari condizioni familiari. Al congedo di maternità obbligatorio l’intesa riconosce la fruibilità di una aspettativa non retribuita di ulteriori 12 mesi. Le assunzioni a tempo determinato nei punti vendita presenti nelle località turistiche stagionali di Rimini, Riccione, Olbia e Siracusa potranno inoltre superare i limiti di Legge. Il trattamento economico del lavoro festivo prevede una maggiorazione del 35%.
Per i sindacati sarà prioritario avviare al più presto il confronto sulla definizione del salario accessorio, argomento sul quale il Gruppo multinazionale Inditex, di cui Zara fa parte, non ha al momento fornito aperture.
La Fisascat ha espresso soddisfazione per la sottoscrizione dell’intesa con Zara Italia, corollario di relazioni sindacali costruttive. "Si tratta di una azienda a forte caratterizzazione internazionale in forte espansione anche in Italia, che non si è sottratta al confronto con i sindacati con i quali ha costruito nel tempo un sistema di relazioni virtuoso – ha dichiarato il funzionario della categoria Marco Demurtas – Crediamo peraltro che l’intesa interpreti al meglio le esigenze dei lavoratori e soprattutto delle lavoratrici, per i quali abbiamo confermato la validità del sistema contrattuale e condiviso norme per il sostegno della genitorialità e per la conciliazione dei tempi di vita e tempi di lavoro, rafforzando anche il ruolo del welfare di settore".
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