Domenica 28 aprile 2024, ore 9:41

Economia 

Nadef, via libera dalla Camera 

Disco verde alla Camera con 224 voti favorevoli e 127 contrari alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023. Con gli stessi numeri, l'aula di Montecitorio ha approvato anche la risoluzione presentata dalla maggioranza, relativa allo scostamento di bilancio. La risoluzione impegna il Governo a prevedere nella manovra “il taglio al cuneo fiscale nel 2024 sul lavoro e l’attuazione della prima fase della riforma fiscale” oltre a “iniziative a sostegno delle famiglie, con particolare riguardo a quelle numerose, e della genitorialità, volte anche alla conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari”. Nel testo le forze politiche del centrodestra chiedono poi all'Esecutivo di mettere in campo “risorse per proseguire con il percorso avviato di rinnovo dei contratti del pubblico impiego, con particolare riferimento al comparto sanitario”. Risoluzione molto simile è stata presentata al Senato.
Lunedì alle 9.30 il Consiglio dei ministri per l'approvazione della manovra. Sarà anche approvato il Documento programmatico di bilancio da inviare a Bruxelles. Previsto anche l'esame del dl fiscale collegato.
In vista di questo Cdm, il Governo ha convocato a Palazzo Chigi venerdì sera sindacati e imprese.
Nel frattempo, il leader della Cisl Sbarra, ospite di Rainews, osserva: “Abbiamo davanti un quadro con risorse limitate. Noi guardiamo ad una impostazione che faccia leva sulla crescita, sul rilancio degli investimenti, sulla qualità e la stabilità del lavoro. Serve una nuova politica dei redditi, la proroga e continuità del taglio del cuneo, la piena indicizzazione delle pensioni, il rinnovo dei contratti, il sostegno a sanità e famiglia. Misureremo i contenuti della legge di stabilità”. All'idea di mobilitazione unitaria lanciata dal segretario generale della Cgil Landini, Sbarra risponde ricordando che "dopo due mesi di mobilitazione unitaria con l'obiettivo di far ripartire il dialogo con il Governo, oggi è il tempo di un tavolo con proposte precise”. Il sindacato ”ha come patrimonio il pluralismo e anche sensibilità diverse. Se Landini è disponibile a sostenere insieme un grande patto sociale, la Cisl è pronta”.
Oggi nel frattempo il parlamentino del Cnel voterà le proposte sul salario minimo, così come chiesto ad agosto dalla premier Meloni. Non si tratterà di un voto condiviso, per la conterietà della Cgil e l'astensione della Uil. Partendo dalle indicazioni della direttiva europea, il documento del Cnel sottolinea come il tasso di copertura della contrattazione collettiva in Italia si avvicini al 100%, una percentuale "di gran lunga superiore al parametro Ue dell'80%, ed evidenzia come i contratti firmati da Cgil, Cisl e Uil coprono oltre 13,3 milioni di lavoratori dipendenti del settore privato, il 96,5% contro lo 0,4% dei cosiddetti contratti pirata che coprono poco più di 54 mila dipendenti. Per questo la proposta del Cnel sostiene "l'urgenza e l'utilità di un piano di azione nazionale" a sostegno della contrattazione.
Sbarra sottolinea: “In Italia serve un salario dignitoso: facciamolo attraverso i contratti, restando dentro la cornice di riferimento della direttiva europea. Prendiamo i trattamenti economici complessivi dei contratti prevalenti, quelli più applicati e diffusi, e facciamoli diventare riferimento per i settori e anche per quei piccoli spazi di attività dove la contrattazione non arriva: una via anche per sconfiggere i contratti pirata”. La Cisl è disponibile a “ricercare una soluzione che resti dentro il perimetro delle relazioni sindacali e della contrattazione collettiva, patrimonio da non distruggere”.
Cisl in campo anche per la partecipazione dei lavoratori e la democrazia economica con una mobilitazione nazionale - domani sui luoghi di lavoro, sabato nelle città - per sostenere i contenuti della propria proposta di legge di iniziativa popolare. Afferma Sbarra: “La cultura partecipativa nei luoghi di lavoro rappresenta una vera grande riforma istituzionale che vogliamo sostenere attraverso il contributo generoso e responsabile dei lavoratori e delle lavoratrici. Attraverso la cultura partecipativa possiamo far crescere salari e retribuzioni”.
Giampiero Guadagni

( 11 ottobre 2023 )

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