Sabato 27 aprile 2024, ore 8:29

Strasburgo 

All’Eurocamera battaglia sugli imballaggi: pronti 500 emendamenti 

È pioggia di emendamenti sul regolamento per ridurre i rifiuti da imballaggi, che vedrà la plenaria dell'Europarlamento esprimere la sua posizione definitiva domani a a Strasburgo. "Sono oltre 500 le richieste di modifica" del testo approvato dalla commissione ambiente dell'Eurocamera il 24 ottobre scorso, ha detto parlando ai giornalisti il presidente della stessa commissione, Pascal Canfin (Renew, Francia). Oltre alle modifiche chieste dagli italiani - che cercano di ottenere l'esenzione dai target di riuso per i Paesi particolarmente virtuosi sul riciclo e l'abolizione dei divieti per diversi tipi di confezioni monouso - nei giorni scorsi è spuntata anche l'eccezione francese.

Gli eurodeputati transalpini di Renew, tra cui lo stesso Canfin e l'ex presidente dei giovani agricoltori europei Jeremy Decerle, hanno presentato emendamenti per far sì che le scatole di legno per gli alimenti, ampiamente utilizzate in Francia per prodotti che vanno dal Camembert alle ostriche, siano esentate dagli obiettivi di riciclo. Anche i target di contenuto riciclato nella plastica sono motivo di divisione poichè ritenuti troppo alti per molti eurodeputati. Secondo gli ultimi dati Eurostat, il tasso di circolarità dei materiali Ue, cioè la quota di risorse provenienti da materiali di scarto che vengono riutilizzate in nuovi prodotti, ristagna all'11,5%, un livello di appena otto decimi di punto superiore a quello del 2010. Intanto l'esame del testo del regolamento accelera in Consiglio Ue.

La presidenza spagnola è determinata a raggiungere una posizione comune tra gli Stati nella riunione dei ministri dell'Ambiente del 18 dicembre. Gli esperti nazionali hanno iniziato la discussione su un nuovo testo di compromesso e le singole delegazioni hanno pochi giorni per inviare i loro commenti scritti. Una volta che l'Europarlamento avrà approvato la sua posizione e che il Consiglio avrà fatto la stessa cosa potranno iniziare i negoziati tra le istituzioni Ue per arrivare a un accordo su un testo condiviso e quindi al varo definitivo della nuova normativa.

Per il vice Presidente di Federalimentare con delega all'ambiente, Giangiacomo Pierini. "il cambio di indirizzo da parte della Francia dimostra che le obiezioni sollevate dall'Italia e da altri Paesi membri in Commissione non erano ingiustificate, ma evidenziavano invece come i principi costitutivi del Regolamento fossero più di carattere ideologico che rivolti a una reale implementazione dell'economia circolare". "Come industria alimentare, sempre attenta alla sostenibilità e alla ricerca in campo ambientale di soluzioni virtuose rivolte alla riduzione degli sprechi, ci auguriamo che da parte dell'Europarlamento ci sia un forte ripensamento legislativo che salvaguardi l'intera filiera agroalimentare europea che vale oltre il 30% del Pil italiano. Se l'impianto normativo attuale non verrà corretto - ha concluso Pierini - assisteremo a un disastro economico e sociale che impatterà sulla competitività dell'economia europea, colpendo i livelli occupazionali e ambientali”.

Rodolfo Ricci

( 20 novembre 2023 )

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