Lunedì 6 maggio 2024, ore 5:46

Bruxelles 

Biden non esclude misure contro Putin ma la Ue resta divisa 

Joe Biden e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, si sono incontrati prima del vertice straordinario della Nato per discutere dell'ingiustificata invasione dell'Ucraina. La conferma arriva anche dalla Casa Bianca che ha sottolineato come Biden e Stoltenberg abbiano parlato dell'unità e della forza dell'alleanza e degli sforzi della Nato in corso per la deterrenza e la difesa da ogni aggressione. Usa ed Europa serrano i ranghi per rafforzare la pressione sulla Russia e lo fanno attraverso una prova straordinaria di unità, con una serie di summit che abbracciano tutto l'arco della cooperazione: Nato, G7 e Consiglio europeo. Biden è diventato così il primo presidente americano a prendere parte, in presenza, al summit dei 27. La carne al fuoco è molta e non è un mistero che Biden ha provato a sferzare gli alleati europei su alcuni temi spinosi, tra cui la dipendenza europea dagli idrocarburi di Mosca - sul tavolo ha messo l'embargo al petrolio russo - e maggiori aiuti miliari all'Ucraina. Le differenze di vedute però non mancano. L'obiettivo dunque è trovare la sintesi, ripartendo più forti.

"È importante che il presidente osservi con i suoi occhi le diverse sensibilità dei Paesi membri dell'Ue", ha osservato una fonte europea. Il tema dell'energia - al quale verrà dedicata la giornata di domani, insieme a quello di sicurezza e difesa con l'adozione della bussola strategica - registra infatti la perplessità di alcuni alleati. Più che adottare nuove sanzioni - la Germania sul punto è stata chiara: spingere troppo precipiterebbe l'Ue in recessione - l'idea è procedere con un check-up su quanto già deciso, assicurarsi che non ci siano "scappatoie" e che "Paesi terzi" non offrano un modo per aggirare le misure adottate. La situazione resta fluida. Il Cremlino ha decretato che il pagamento delle forniture di gas d'ora in poi avvenga in rubli e i leader si confronteranno su come reagire. Biden inoltre ha lasciato Washington con un monito: l'uso di armi chimiche da parte della Russia nel teatro ucraino è una minaccia reale. Un giudizio che è stato condiviso e rilanciato dal segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg. La crisi ucraina è la sfida maggiore per l'Alleanza dalla fine della Seconda guerra mondiale e dunque si richiede "un reset" che dia risposte di lungo termine. Intanto la Nato si rafforzerà ulteriormente sul fianco est con quattro nuovi gruppi tattici: in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia. Inoltre ha assicurato che l'Alleanza è disposta ad aiutare di più l'Ucraina, anche dal punto di vista militare, e che fornirà equipaggiamenti per far fronte a minacce "chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari".

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky però ha chiesto alla Nato di fare di più, consegnando al suo Paese anche "armi offensive", come missili a medio raggio. Si vedrà. Londra si dice d'accordo e perorerà la sua causa. Stoltenberg però ha messo in chiaro che si deve evitare "uno scontro diretto" con la Russia, perché questo provocherebbe nuova "morte e distruzione". Lo stesso Zelensky, ad ogni modo domani, ha fatto un discorso in videoconferenza ai 27 con annesso un giro di "reazioni". Bruxelles si sta sforzando di offrire soluzioni pratiche. Ad esempio il fondo di solidarietà, aperto anche ad altri partner. "Ora vanno pagati gli stipendi, dopo si dovrà ricostruire", ha spiegato un'altra fonte Ue. Altri parlano di un accordo annuale, rinnovabile, di condivisione d'intelligence satellitare. C'è poi il percorso di adesione all'Unione europea, deciso a Versailles.

La presidente della Commissione Ursula von der Leyen anticiperà qualche dettaglio sul parere che l'esecutivo Ue dovrà dare, prima che si possa (difficile) aprire davvero la partita. L'ultimo aspetto, non secondario, è il rapporto con la Cina. Il primo aprile è previsto un summit Bruxelles-Pechino. Gli Usa si vogliono assicurare che le due sponde dell'Atlantico parlino "con una sola voce". Il Dragone, per Washington, sarebbe intenzionato offrire "aiuto materiale" a Putin nel conflitto ucraino.

Rodolfo Ricci

( 24 marzo 2022 )

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