Sabato 27 aprile 2024, ore 9:12

Glasgow 

Cop26: taglio del 45% delle emissioni CO2 entro il 2030 

A Glasgow iniziano ad arrivare i primi risultati delle numerose iniziative sperimentate per tutto il periodo. È stato reso nota anche la bozza di documento finale della Cop26 . Nella bozza, "riconosce che limitare il riscaldamento globale a 1,5 C al 2100 richiede rapide, profonde e sostenute riduzioni delle emissioni globali di gas serra, compreso ridurre le emissioni globali di anidride carbonica del 45% al 2030 rispetto al livello del 2010 e a zero nette intorno alla metà del secolo".La bozza di documento riafferma l'obiettivo globale di lungo termine di tenere l'aumento della temperatura globale media ben sotto 2 gradi dai livelli pre-industriali, e di perseguire gli sforzi per limitare l'aumento di temperatura a 1,5 C dai livelli pre-industriali.
Il documento "riconosce che l'impatto del cambiamento climatico sarà molto più basso con un aumento della temperatura a 1,5 C, riconoscendo che questo richiede azioni significative ed efficaci da tutte le parti in questo decennio critico, sulla base della miglior conoscenza scientifica disponibile". La bozza "invita le parti a considerare ulteriori opportunità di ridurre le emissioni di gas serra che non sono anidride carbonica, chiede alle parti di accelerare l'eliminazione del carbone e dei sussidi ai combustibili fossili" e sottolinea l'importanza critica delle soluzioni basate sulla natura e degli approcci basati sugli ecosistemi, compreso proteggere e ripristinare le foreste, nel ridurre le emissioni e proteggere la biodiversità.
Soluzioni di medio-lungo termine che sono ste discusse anche all’Ecofin, anche se per limitare gli effetti negativi di brevissimo termine. Davanti al caro energia "è molto chiaro per noi che la transizione verde non è l'origine del problema, ma potrebbe essere, soprattutto nel medio termine, la soluzione. Allo stesso tempo, sappiamo che se non affrontiamo ciò che sta accadendo ai prezzi dell'energia e non garantiamo una transizione socialmente equa, rischiamo di incontrare ostacoli nel nuovo contesto climatico", ha detto il commissario europeo dell'Economia, Paolo Gentiloni, al tarmine dell’Ecofin. "È molto importante che gli Stati membri reagiscano rapidamente all'aumento dei prezzi dell'energia, abbiamo discusso delle possibili iniziative comuni per affrontare questo problema a livello dell'Ue", ha aggiunto."C'è una necessità di agire per proteggere i consumatori", ha sottolineato il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire .
La Francia, ha spiegato Le Maire, è arrivata al summit portando una proposta articolata su tre punti. Innanzitutto la creazione di "uno stabilizzatore automatico dei prezzi dell'elettricità" che permette di "trasferire i guadagni" che può avere un produttore quando il prezzo dell'energia è elevato nei confronti del fornitore, visto che ora tale meccanismo si ripercuote sui consumatori e in particolare sulle imprese. Parigi - ha aggiunto Le Maire - ha proposto anche di mettere in campo contratti a lungo termine sull'energia. Infine, la Francia sta pensando all'inserimento di garanzie sulla stabilità dei prezzi nell'offerta al consumatore, all'interno dei contratti. Nel dibattito in Europa "la Francia non è sola" , ha sottolineato il ministro ricordando il sostegno di Spagna, Grecia e Repubblica Ceca. Ed è stata anche" l'occasione di discutere anche con i nostri partner italiani", ha aggiunto. Sulla crisi dei prezzi energetici esiste una considerazione generale sull'importanza del dossier. "La Spagna insiste nel chiedere che siano messe in campo proposte che vadano oltre le misure nazionali. Vediamo se da qui al Consiglio dei leader di dicembre possiamo avere proposte più concrete", ha detto la ministra delle Finanze spagnola Nadia Calvino sempre al termine dell'Ecofin. Ma "la maggior parte degli elementi che stanno spingendo l'inflazione sembrano avere una natura temporanea e prevediamo che l'inflazione si attenui gradualmente nel 2022, ma dopo un ulteriore aumento nei prossimi mesi", ha detto con un certo ottimismo il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, parlando in conferenza stampa . "Continueremo a seguire da vicino l'andamento dell'inflazione e siamo pronti ad adeguare le nostre politiche se necessario", ha aggiunto.

Rodolfo Ricci

( 10 novembre 2021 )

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