Venerdì 26 aprile 2024, ore 17:01

Bruxelles 

Recovery: gli investimenti accelerano la ripresa in Italia 

L'Italia, primo paese europeo ad essere colpito dalla pandemia, sta ora cambiando marcia nella fase della ripresa "dopo un diffuso programma di vaccinazione, robusti investimenti e esportazioni in crescita". Lo scrive il Financial times online. "La crescita economica in Italia ha avuto il più grande miglioramento di qualsiasi altro paese del G7 negli ultimi cinque mesi", precisa il Ft, citando uno studio del Consensus Economics. Si tratta di "un cambiamento marcato per un Paese che ha sofferto anni di stagnazione economica, trascinando il tenore di vita al di sotto della media Ue" e che secondo economisti potrebbe essere l'inizio di "cambiamenti più duraturi, con l'avvio di un ambizioso programma di riforme finanziate dall'
Ue e della spesa pubblica".
Il miracolo economico è stato possibile, secondo il quotidiano della City, grazie a un robusto programma di vaccinazione e all'introduzione del green pass che ha portato l'Italia ad avere "la seconda più grande" percentuale di persone tra i paesi del G7 che hanno completato il ciclo vaccinale. Il che ha consentito "la riapertura delle attività", ed un aumento dei consumi delle famiglie, pari al 5,5% nel secondo trimestre. Anche gli investimenti sono "in forte espansione", scrive il Ft, citando Emma Marcegaglia, mentre l'export di merci italiane è cresciuto del 4% rispetto allo stesso periodo del 2019. Secondo gli analisti, l'Italia, infatti è meno colpita rispetto ad alcuni paesi dall'interruzione della catena di approvvigionamento grazie a una minore dipendenza dalle importazioni di semiconduttori. "La transizione verde e digitale - si legge ancora - potrebbe continuare a un ritmo molto più rapido se le riforme e gli obiettivi contenuti nel piano di ripresa e resilienza da 205 miliardi Next Generation EU, saranno raggiunti". Ma in Europa soffia pericolosamente un vento sovranista dell'est in direzione Bruxelles. Ad alimentarlo ci ha pensato Viktor Orban, scendendo in campo al fianco della Polonia. Per sottolineare, così come ha fatto la Corte costituzionale di Varsavia, che il diritto nazionale prevale su quello comunitario.
Il blocco populista orientale potrebbe invece perdere uno dei suoi leader, perché nella Repubblica Ceca il premier miliardario Andrej Babis ha perso a sorpresa le elezioni, sconfitto da una coalizione che ha promesso un nuovo corso, "ancorato alle strutture democratiche dell'Ue". La decisione della Corte costituzionale polacca, secondo cui ogni atto normativo dell'Ue deve essere conforme alla legge nazionale per essere applicato, ha dato un colpo durissimo al primato dei trattati che reggono l'impalcatura europea.
E Orban, che ha un lungo trascorso di contenziosi sullo stato di diritto con Bruxelles, ha colto l'occasione fornita da Varsavia per invitare le istituzioni europee a "rispettare la sovranità degli Stati membri". Con un atto formale, un decreto governativo, in cui si afferma che "il primato del diritto dell'Ue può applicarsi solo in quelle aree in cui l'Ue ha poteri, secondo quanto era stato stabilito nei trattati dell'Ue". L'asse Budapest-Varsavia alimenta un conflitto che va avanti da diversi anni con Bruxelles su diversi fronti, dallo stato di diritto all'indipendenza dei giudici, dalla libertà dei media ai diritti Lgbt. Il premier nazionalista polacco Mateusz Morawiecki condivide con Orban anche la battaglia contro i migranti, soprattutto dopo l'impennata degli arrivi dalla vicina Bielorussia. Così Varsavia si è unita ad altri 11 Stati membri (per lo più orientali, ma non solo) per chiedere all'Ue di finanziare delle barriere ai confini esterni. Creando un nuovo terreno di scontro con Bruxelles e con gli altri partner, soprattutto quelli mediterranei, sostenuti dalla Germania. La reazione non si è fatta attendere. Circa 100 mila persone hanno partecipato alla manifestazione di Varsavia a favore della Polonia nell' Unione europea, contro i tentativi del governo che vanno verso uno strappo da Bruxelles. Iniziative a sostegno dell'Ue si sono svolte nel weekend in 120 località del Paese. I sondaggi recenti confermano che oltre l'80% della popolazione è a favore dell'adesione all'Ue.

Rodolfo Ricci

( 11 ottobre 2021 )

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