La figura e l’insegnamento di Aldo Moro, continuano a svettare anche nel panorama attuale. E a riconoscerlo sono anche le organizzazioni sociali. Per la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan quello di Moro è il profilo di ”uno statista straordinario che tanto ha fatto e ha dato al nostro Paese”, il cui insegnamento, imperniato su ”coesione sociale, dialogo, responsabilità”, resta ”assolutamente attuale”. ”Ognuno di noi - ha detto Furlan, a margine dell’assemblea di Rete Imprese Italia - è chiamato a ricordarlo e a vivere l’attualità e il grande senso dello Stato che ha insegnato al Paese”. Nel giorno dell’anniversario della morte ”dell’uomo del dialogo e della coesione”, afferma la presidente di Rete Imprese Italia Patrizia De Luise, ”il suo pensiero torna di grande attualità”.
Mentre le Acli, che il 9 maggio del 1978 invitarono il popolo italiano a ”stringersi attorno alle istituzioni democratiche”, oggi invitano i partiti a ”mettere al centro del loro impegno il bene comune" ricordando due frasi pronunciate da Moro all’assemblea dei gruppi parlamentari della Dc pochi mesi prima di essere ucciso: ”se fosse possibile dire: saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a questo domani, credo che tutti accetteremmo di farlo, ma, cari amici, non è possibile; oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso, si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà”; ”siamo stati capaci di flessibilità ed insieme capaci di una assoluta coerenza con noi stessi, sicché in nessun momento abbiamo smarrito il collegamento con le radici profonde del nostro essere nella società italiana”. Perle di cultura politica che andrebbero prese come punto di riferimento in questa fase di sonno della ragione politica.