I dazi introdotti dall'Ue colpiranno prodotti americani per un valore di 26 miliardi di dollari. È quanto spiega la Commissione europea in merito alla mossa di Bruxelles in risposta ai dazi americani su acciaio e alluminio. Le tariffe europee entreranno in campo dal primo aprile e saranno pienamente operative entro il 13 dello stesso mese. La Commissione, spiega, lascerà scadere il 1 aprile la sospensione delle contromisure esistenti contro gli Stati Uniti per il 2018 e il 2020. In secondo luogo, presenterà un pacchetto di nuove contromisure sulle esportazioni statunitensi. Tali misure entreranno in vigore entro la metà di aprile. La decisione della Commissione è giunta nella notte, come contromisura ai dazi americani su alluminio e acciaio europei, che era previsto scattassero il 12 marzo. La lista dei prodotti americani che saranno colpiti è lunga. Si va dai tacchini con peso superiore ai 185 grammi alla carne bovina disossata, dallo yogurt a diversi derivati del latte, dal ginger al curry fino alle salsicce di fegato e a prodotti da bagno come shampoo e dentifrici. Da ieri quindi rientrano non solo in vigore le tariffe imposte dalla prima amministrazione Trump nel 2018, che riguardavano diversi tipi di prodotti semilavorati e finiti, come tubi in acciaio, filo metallico e fogli di stagno, ma anche su altri prodotti derivati come articoli per la casa, pentole o infissi e diversi macchinari - solo in parte derivati da acciaio e alluminio - come attrezzature da palestra, alcuni elettrodomestici o mobili.
I dazi statunitensi interesseranno un totale di 26 miliardi di euro di esportazioni dell’Ue, circa il 5% del valore totale delle merci europee che entrano negli Stati Uniti. Sulla base degli attuali flussi di importazione, la Commissione europea calcola che gli importatori americani pagheranno di tasca loro fino a 6 miliardi di euro la mossa protezionista di Trump. "I dazi sono tasse - ha sottolineato un’altra volta von der Leyen - sono dannosi per le imprese e ancora peggio per i consumatori”. Quelli imposti da Trump poi, affermano fonti della Commissione europea, "non sono intelligenti, perché danneggeranno davvero la loro economia".
Ricapitolando, l’Ue ha pianificato una risposta in due fasi: dal primo aprile saranno ripristinate le vecchie misure di riequilibrio ai dazi del 2018 e 2020, che si applicano a una serie di prodotti che vanno dalle barche, alle motociclette fino a liquori come il bourbon. Queste rispondono al danno economico arrecato a 8 miliardi di euro di esportazioni di acciaio e alluminio dell’Ue, stima l’esecutivo europeo. Dopodiché, a metà aprile - previa consultazione con Stati membri e stakeholders - entrerà in vigore un nuovo pacchetto di dazi sui prodotti americani. Questo secondo round di contromisure riguarderà merci per un valore di circa 18 miliardi di euro, pareggiando così il valore dell’offesa americana.
Sono in ballo prodotti industriali - acciaio e alluminio, tessuti, articoli in pelle, elettrodomestici, utensili per la casa, plastica, prodotti in legno - e agricoli, tra cui pollame, carne bovina, alcuni frutti di mare, noci, uova, latticini, zucchero e verdure. Bruxelles punta a concludere le consultazioni sulla nuova lista di prodotti soggetti a dazi entro il 26 marzo, per poi finalizzare rapidamente l’atto di esecuzione che dovrà essere adottato dagli Stati membri.
"Deploriamo profondamente le tariffe statunitensi imposte all'Europa. Le tariffe sono tasse. Sono un male per le imprese e ancora peggio per i consumatori. Oggi l'Europa prende contromisure forti ma proporzionate. L'Ue deve proteggere consumatori e imprese", ha ribadito la presidente della Commissione Ue, von der Leyen in un breve punto stampa sottolineando come Bruxelles, nel frattempo, "resta totalmente aperta ai negoziati con gli Usa. "Ho incaricato il commissario Sefcovic su questi colloqui per trovare la soluzione migliore con gli Usa", ha aggiunto.
Rodolfo Ricci