I sindacati avevano sollecitato attenzione e dal governo è arrivato, almeno in questo senso, un cambio di passo significativo. Lunedì dunque i sindacati hanno per la prima volta incontrato a Palazzo Chigi il premier Conte, all’inizio della settimana decisiva per la manovra economica, che dopo il sì della Camera è ora all’esame del Senato da dove dovrebbe uscire con consistenti correzioni.
Al termine dell’incontro di ieri durato due ore la leader della Cisl Furlan si è augurata ”una continuità nel confronto ed una interlocuzione costante con il Governo su crescita e lavoro”. Secondo Furlan, c’è bisogno di ”patti forti che puntino a rafforzare la crescita ed il benessere dei cittadini”. La piattaforma presentata da Cgil Cisl e Uil ”è frutto di un confronto con la base associativa, attraverso migliaia di assemblee nei luoghi di lavoro in rappresentanza di 13 milioni di persone iscritte al sindacato. Siamo preoccupati - ha aggiunto Furlan - dagli indicatori e dagli allarmi nel Paese dal punto di vista della crescita, della produzione industriale e dell’occupazione. Rischiamo di tornare indietro. Per noi la priorità è come far ripartire il trend economico”. Ed il tema delle infrastrutture è nodale: ”Ci sono 27 miliardi di risorse disponibili e decine di opere pubbliche bloccate in attesa dell’analisi costi benefici che tarda ad arrivare. Il rischio è avere migliaia di lavoratori che si ritroveranno disoccupati se non sblocchiamo la Tav, il terzo valico, la Pedemontana, o il tunnel del Brennero”. Inoltre, rimarca la segretaria generale della Cisl, ”ci aspettiamo un confronto sul fisco per rafforzare i salari e pensioni: la flat tax deve pensare anche a tagliare le tasse al lavoro dipendente, per stimolare i consumi”. Infine, sul tema pensioni, ”quota 100 piace molto ai lavoratori come possibilità in più, ma è ovvio che è una risposta parziale perché bisogna costruire una pensione di garanzia per i giovani ed attivare un segnale chiaro alla donne, riconoscendo un anno di contributi per ogni figlio. La maternità - ha concluso Furlan - è un bene comune per il Paese”.
Da parte sua Conte, dopo aver ribadito la volontà di introdurre il reddito di cittadinanza, ha spiegato che l’obiettivo del governo è un patto fiscale con i cittadini, una vera alleanza, assicurando nessuna tolleranza con l’evasione fiscale.