Sottolinea da parte sua la segretaria generale della Femca Garofalo: ”La Partecipazione deve essere alla base della contrattazione e della rappresentanza e al contempo all'altezza dei tempi che viviamo. La Legge promossa dalla Cisl, appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale, è un passaggio epocale di democrazia economica, ma anche un modo per rilanciare il ruolo dei lavoratori e del sindacato. E per questo ringraziamo la nostra Confederazione. Come Femca abbiamo sperimentato già da tempo forme di governance partecipativa. Tra gli strumenti a disposizione oggi dei nostri settori, sono centrali i protocolli sul welfare aziendale e sulla sicurezza, la formazione congiunta per la crescita delle competenze, le reciproche consultazioni periodiche, l'istituzione di organismi paritetici, la bilateralità nella gestione dei fondi integrativi, gli osservatori sui contratti”.
La Femca Cisl, ha detto ancora Garofalo, ”sigla 20 contratti nazionali, per gran parte nei tempi e con importanti previsioni migliorative, non solo a sostegno del potere di acquisto dei salari, ma anche per dare alle lavoratrici e ai lavoratori un supporto nella vita extra-lavorativa, per se stessi e la propria famiglia. Nelle 55 mila aziende che applicano i contratti nazionali che seguiamo, abbiamo generato 35 miliardi di euro di retribuzioni per oltre un milione di occupati nel solo 2023”. Conclude Garofalo: ”Salute e Sicurezza restano centrali nel nostro agire il sindacato. Perdere la vita sul posto di lavoro non è un rischio del mestiere. È un insulto all'articolo 1 della Costituzione italiana. Noi siamo coinvolti, perché il 30% degli incidenti mortali è nel settore manifatturiero, soprattutto piccole e medie imprese. Dobbiamo continuare a chiedere più controlli, più ispettori e soprattutto più cultura della sicurezza, in particolare nella catena degli appalti. Abbiamo introdotto la figura del Rappresentante alla sicurezza di sito produttivo che, coordinandosi con gli Rls delle ditte in appalto, allarga le tutele ai lavoratori delle aziende terziste. Sono maturi i tempi per sganciare gli Rlsa dal turnover delle elezioni delle Rsu, offrendo loro un percorso professionalizzante. Solo così si potrà garantire la necessaria continuità nelle responsabilità, mettendo a frutto la formazione continua”.
Giampiero Guadagni