ll progetto di fusione degli aeroporti sardi, paventato in queste ultime settimane, non piace ai sindacati di categoria.
Le voci sono abbastanza insistenti da indurre lo stato di allerta. All'attacco la Cisl, con il segretario regionale della Fit Cisl, Gianluca Langiu: "Non entriamo nel merito delle scelte che riguardano gli assetti delle società di gestione degli aeroporti sardi, ma ci preoccupa apprendere solo da notizie di stampa aggiornamenti che potrebbero avere risvolti sul futuro dei lavoratori". Il sindacato segue quanto accade nell'operazione di fusione degli scali, compreso quello di Cagliari, "senza sposare alcuna causa se non quella dei livelli occupazionali e delle retribuzioni - rimarca. Questi aspetti devono essere affrontati con i rappresentanti dei lavoratori e su questi chiederemo garanzie al nuovo assessore regionale dei Trasporti con insediamento della giunta Todde". Per la Cisl dovrà essere il prossimo assessore "il garante, per conto dei sardi, di quanto avviene intorno alla gestione degli aeroporti e l'interlocutore principale dei sindacati dei lavoratori".
"Se quanto sappiamo fosse confermato - attacca il numero uno della Cgil, Fausto Durante - dovremmo concludere che è davvero incomprensibile l'ostinazione con cui si vorrebbe proseguire sulla strada della privatizzazione e della cessione degli asset dell'aeroporto di Cagliari, consegnando a un unico soggetto privato l'intera gestione del traffico aereo della Sardegna". Gli aeroporti sardi, ricorda il segretario generale, hanno un "carattere strategico sia per lo sviluppo produttivo, economico e sociale dell'isola che per il diritto alla mobilità dei sardi e alla continuità territoriale: ribadiamo l'assoluta contrarietà a una operazione già contestata da numerosi soggetti economici e istituzionali". Prima di andare oltre nel progetto, "chi sta spingendo in quella direzione dovrebbe esporre un piano industriale- prosegue Durante- chiarire gli impatti sui livelli occupazionali e sulle condizioni di lavoro, spiegare gli eventuali vantaggi- che ad oggi non si vedono- per i cittadini e il sistema economico e produttivo della Sardegna".
"La gestione delle società degli aeroporti sardi - interviene il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna, William Zonca - deve essere affrontata in maniera radicalmente diversa rispetto a quanto fatto dalla giunta precedente. Chiediamo alla neo presidente della Regione un cambio di rotta sulla gestione delle dinamiche, di cui si parla da ormai tempo, sulla possibile fusione delle società che si occupano dell'handling negli scali sardi". Per Zonca è necessario che Todde convochi immediatamente i sindacati di categoria, le società di gestione e le proprietà per "verificare le dinamiche effettive messe in campo e capire se ci sono le condizioni per la fusione". Occorre fare chiarezza, conclude, "perché le operazioni lasciate sottotraccia non portano da nessuna parte se non a conflittualità che possono solo danneggiare l'economia sarda, i lavoratori e l'immagine dei nostri aeroporti".
Ce.Au.

( 9 aprile 2024 )