Domenica 28 aprile 2024, ore 15:15

Industria

Alcoa, rabbia e delusione tra i lavoratori di Portovesme

C’è rabbia e delusione tra i lavoratori dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme. Oggi, all’incontro convocato al ministero dello Sviluppo economico, come previsto, la multinazionale Glencore non si è presentata. Nonostante la richiesta giunta in questi giorni dalla Cisl del territorio che sollecitava di estendere l'invito a tutte le parti coinvolte nella lettera inviata dal ministero dello Sviluppo economico compaiono solo la Regione, le segreterie nazionali e regionali dei metalmeccanici e le segreterie nazionali e regionali confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Presente anche il presidente della Regione Sardegna, Roberto Pigliaru. 

"Il ministro Calenda ha fornito un report in cui Mise e Governo hanno ottenuto il via libera alla richiesta di Glencore di una riduzione a 25,7euro mw/h del costo dell’energia da parte di Bruxelles - spiega Marco Bentivogli, leader Fim Cisl - a questo è stata aggiunta la disponibilità ad un contratto di sviluppo e investimenti con Invitalia. Il ministro ha chiesto di confermare entro l’estate la disponibilità all’acquisizione, ma Glencore ha effettuato ulteriori richieste: normativa garantita per 10 anni e, diversamente, compensazione a carico di Enel, più garanzie che la tariffa non cambi. Richieste impraticabili - precisa Bentivogli - tutto ciò causerebbe, tra l’altro, sanzioni da parte dell’Europa. Come fa il Governo a dare garanzie anche per i Governi che verranno in futuro? - si domanda Bentivogli. Non solo, tale garanzia sarebbe valutata dalla Ue come grave infrazione che avrebbe effetti negativi non solo sulla vertenza ma su tutta l’industria pesante. Enel questa mattina ha presentato un documento scritto specificando che è impossibile assumersi rischio di tariffa blindata a 10 anni e che ciò non avviene in nessun paese europeo. Il Ministro ritiene che questa risposta, da parte di Glencore, non possa attendere oltre, entro questa settima appuntamento telefonico con Ivan Glasemberg Ceo Glencore perché si assuma la responsabilità di dare una risposta definitiva. Inoltre, si ritiene che le condizioni del costo energetico siano oggi ottime per altri potenziali investitori. Da subito il MiSE presenterà una presentazione delle condizioni e a fine agosto inizierà alcune “call” verso potenziali investitori. Inoltre il Ministro ha sollecitato la Regione Sardegna ad effettuare la domanda per la concessione dello status di “area di crisi complessa”. E’ stato fissato il prossimo incontro riunione la prima settima di settembre. Nel frattempo il tema degli ammortizzatori è sempre più drammatico, per noi, ha commentato Bentivogli: “non si può gettare la spugna per una vertenza decisiva ma allo stesso tempo bisogna lavorare per soluzioni vere dando maggiore trasparenza alle ipotesi di cessione, come in quest’ultima fase ci sembra di riscontrare. I lavoratori - conclude Bentivogli: “hanno bisogno di speranze concrete ma basate su informazioni vere, in questi anni di trattativa esclusiva con Glencore in troppi si sono sentiti autorizzati a prendere in giro i lavoratori del Sulcis”.

Le parti si ritroveranno a settembre, ma per ora resta la certificazione del fallimento della trattativa con Glencore.

( 3 agosto 2016 )

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