Insoddisfatti del pre-accordo sul prezzo del latte ovino i pastori sardi, riuniti a Tramatza, in Provincia di Oristano, chiedono 80 centesimi al litro e garanzie stringenti per arrivare ad 1 euro di remunerazione a fine stagione.
In una bozza di accordo, approvata ieri per alzata di mano in un raduno all’aperto nei pressi della statale 131, campeggia infatti la richiesta immediata di 80 centesimi al litro, contro i 72 proposti al tavolo di sabato scorso a Cagliari con il ministro Centinaio, e una griglia con garanzie stringenti per arrivare a un euro a fine stagione. Ma anche le ”dimissioni volontarie ed irrevocabili di tutti i membri dei consigli di amministrazione del Consorzi di tutela del Pecorino Romano Dop, del Pecorino Sardo Dop e del Fiore Sardo Dop”(dimissioni già rassegnate dal presidente del Consorzio del Pecorino romano, Salvatore Palitta, con un anticipo di tre giorni rispetto alla scadenza del mandato).
Tutto ciò mentre a Cagliari si riunisce (all’assessorato al bilancio) il tavolo tra Regione e banche sul prezzo del latte, il cui obiettivo - spiega l’assessore Raffaele Paci - è quello di mantenere l’impegno assunto: ”abbiamo detto che saremmo intervenuti con uno strumento finanziario della Regione Sardegna assieme agli istituti bancari e alla nostra finanziaria regionale per almeno dieci milioni - scandisce Paci - se poi è necessario se ne potranno mettere anche altri”.