Cgil, Cisl e Uil chiedono al Governo di riaprire il confronto sul riordino dei servizi ispettivi perchè altrimenti "si mette a rischio la legalità nel Paese". Lo affermano in una nota unitaria Salvatore Chiaramonte, Paolo Bonomo e Sandro Colombi, segretari nazionali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa rilanciando la mobilitazione dei lavoratori di ministero del Lavoro, Inps e Inail per un vero progetto condiviso che difenda e rafforzi le funzioni di vigilanza e di sicurezza nei luoghi di lavoro. "Abbiamo messo in chiaro - affermano - le nostre preoccupazioni e la nostra contrarietà ad una riforma dell’attività di vigilanza che non fornisce alcuna garanzia sul miglioramento dei servizi ispettivi e sulla salvaguardia dei posti di lavoro. Con l’Agenzia unica, così come ipotizzata dal Governo, ci sarebbe un sostanziale arretramento della presenza dello Stato sul territorio.
E si rischia di interrompere il rapporto tra lo Stato i cittadini e le imprese. Non consentiremo al Governo - dicono - di dare vita all’ennesima riforma di facciata che compromette la tenuta dello stato sociale, e per di più a discapito dei lavoratori". "Faremo crescere - concludono - la nostra mobilitazione. A partire dalle assemblee dei lavoratori di ministero del Lavoro, Inps e Inail già previste a Roma e nelle regioni chiamate al voto". Le mobilitazioni si terranno nei giorni 8, 15, 22 e 29 maggio rispettivamente in Veneto, Marche, Liguria, Umbria, Toscana, Campania, Puglia e Lazio.