Giovedì 18 aprile 2024, ore 23:37

Eurogruppo 

L’Ue chiede all’Italia prudenza e realismo nei conti pubblici 

La prossima manovra italiana avrà un approccio prudente e realista. Quanto al debito "ognuno deve fare la propria parte e l'Italia la farà": sono i messaggi di grande prudenza del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, al debutto all'Eurogruppo a Bruxelles da titolare di via XX Settembre. Nessun problema, ha garantito, anche con il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, già incontrato nei giorni scorsi a Berlino, e ritenuto in pressing sul debito italiano soprattutto in vista della riforma della governance Ue: "Tutti siamo preoccupati per il debito però basta spiegare la situazione - ha garantito Giorgetti.

"Anche con Lindner è stato un bell'incontro, quindi i rapporti sono positivi". Inoltre, "lo scambio con il nuovo ministro italiano è stato estremamente positivo - ha detto il presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe -. Ritengo ci sia ampia possibilità di lavorare a stretto contatto in maniera produttiva con il nuovo governo. Ho notato un fortissimo impegno a gestire le finanze italiane adeguatamente". L'esecutivo europeo, ha anche spiegato il commissario Ue agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, si aspetta "un atteggiamento di grande cautela" sulla prossima manovra italiana, visto anche l'alto debito del Paese, senza dimenticare la possibilità di "eccezioni per misure di sostegno legate all'emergenza energetica, il più possibile mirate". Con il passaggio al collegio dei commissari oggi a Bruxelles prenderà il via l'iter per arrivare a una riforma del Patto di Stabilità e crescita.

La proposta della Commissione, che secondo le attese avrà la forma di una comunicazione, dovrebbe aprire a una nuova flessibilità, grazie all'adozione del modello Recovery, pur mantenendo i parametri del 3% nel rapporto deficit/Pil e del 60% nel rapporto debito/Pil. Sulla riforma del Patto, ha detto Giorgetti, stando alle indiscrezioni "qualche passo in avanti dovrebbe esserci. Però qualsiasi ipotesi deve avere dei requisiti: la semplicità prima di tutto, che sia comprensibile a tutti non soltanto agli addetti ai lavori, e la fattibilità, perché viviamo tempi particolarmente complicati e dobbiamo essere pronti in qualche modo a essere reattivi, flessibili alle circostanze avverse, prima la pandemia oggi la crisi dell'energia". Il ministro tedesco Lindner, intanto, ha ribadito come accanto alle "grandi preoccupazioni" per l'inflazione considera fondamentale la solidità della pubblica amministrazione e della riduzione del debito, dicendosi quindi "ansioso" di ascoltare la presentazione delle linee programmatiche dell'Italia. Giorgetti ha anche confermato a Bruxelles l'impegno dell'Italia a ratificare il Meccanismo europeo di stabilità (Mes), il controverso (in Italia) ex Fondo salva-Stati. "Mi attesto sulle posizioni del precedente Governo di cui facevo parte: aspettiamo le decisioni della Corte tedesca e poi decideremo", ha detto dapprima riferendosi all'attesa che la Consulta in Germania si pronunci su un ricorso dei liberali dell'Fdp contro il Mes.

Dal vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis è stato intanto anticipato che nelle previsioni che presenterà l'11 novembre confermerà un ulteriore rallentamento dell'economia, confermando l'alta inflazione. A fronte della crisi energetica e inflattiva, ha segnalato Gentiloni, "dobbiamo garantire collettivamente tre cose: che le misure siano fiscalmente sostenibili, che siano mirate ai soggetti più vulnerabili, che preservino le indicazioni sui prezzi". "Circa il 70% delle misure adottate finora dagli Stati membri non sono mirate, possono essere fatti ulteriori progressi".

Rodolfo Ricci

( 8 novembre 2022 )

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