Domenica 28 aprile 2024, ore 16:37

Bruxelles 

L’ Ue propone una proroga di un anno al “price cap” sul gas 

È arrivato un tantino a sorpresa. Infatti, la Commissione europea ha proposto una proroga di un anno delle misure di emergenza energetiche, tra cui il tetto al prezzo del gas, introdotte lo scorso anno in risposta alla crisi energetica innescata dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. "Anche se quest'anno l'Ue si trova in una posizione molto migliore e gli strumenti di gestione della crisi si sono dimostrati efficaci per calmare i mercati e garantire forniture stabili, la proroga di altri 12 mesi fornirà un'ulteriore tutela poiché i mercati energetici globali rimangono tesi", evidenzia Bruxelles. La proposta ora dovrà essere approvata dai Paesi membri. Le misure per le quali vale la richiesta di proroga includono il cosiddetto regolamento sulla solidarietà, che contiene disposizioni sulla trasparenza del mercato del gnl e regole predefinite per la solidarietà in caso di carenze, il meccanismo di correzione del mercato (più noto come "price cap") e le norme di emergenza relative all'accelerazione delle autorizzazioni per progetti di energia rinnovabile. "Migliorare la resilienza del mercato, far avanzare rapidamente la transizione verso l'energia pulita e garantire un approvvigionamento energetico sicuro rimane una priorità assoluta della Commissione", sottolinea l'esecutivo comunitario.

Il regolamento sul tetto al prezzo del gas, concordato dopo lunghissimi negoziati il 19 dicembre 2022, è entrato in vigore il 15 febbraio di quest'anno. Prevede l'attivazione del meccanismo quando il prezzo del gas sul Ttf di Amsterdam supera i 180 euro a megawattora per tre giorni lavorativi consecutivi e, allo stesso tempo, è superiore di almeno 35 euro rispetto al prezzo di riferimento del gas naturale liquido (Gnl) sui mercati globali. La proroga proposta richiede ora l'approvazione del Consiglio a maggioranza qualificata. Ma c’è anche l’idea di un piano per le reti elettriche e grandi progetti con i quali trasformare in realtà la decarbonizzazione del settore gas. Con il corridoio italiano dell'idrogeno destinato a rappresentare la spina dorsale del sistema.

È proprio questo lo scenario presentato dalla Commissione europea per rafforzare la seconda fase del Green Deal con meno target a lungo termine e più azioni concrete nell'immediato. D'altro canto il contesto in cui 'fare' la transizione energetica è totalmente cambiato rispetto al 2022. Di questo c'è consapevolezza a Bruxelles, che ha proposto di prorogare per un anno le misure di emergenza, come il "price-cap" sul gas.

Per toccare con mano la svolta basta leggere la lista dei progetti di interesse comune, i Pic, che include 85 iniziative per reti elettriche intelligenti e le connessioni transfrontaliere, 14 per il trasporto della CO2 (erano 6 nella lista precedente) e, per la prima volta, 65 proposte su elettrolizzatori e idrogeno. Nel primo gruppo c'è Elmed, che attraverso l'Italia collegherà l'Europa e il Nord Africa, con Terna e Steg capofila. Negli altri due gruppi troviamo i progetti 'SoutH2 Corridor' e 'Callisto Mediterranean CO2 Network' con Snam tra i partner operativi e l'Italia sempre al centro della scena.

Rodolfo Ricci

( 29 novembre 2023 )

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