Giovedì 9 maggio 2024, ore 23:02

Giornata Internazionale

Migranti, sindacato in prima linea per la solidarietà e l’accoglienza

di Ester Crea

Mentre il tema diventa oggetto di uno scontro politico che attraversa i paesi europei accentuando la già evidente fragilità dell’Unione, in occasione della Giornata internazionale dei Migranti, la Cisl torna a porre l’accento sulla solidarietà e sull’accoglienza. A sottolinearlo, con un tweet, è la stessa segretaria generale, Annamaria Furlan. “La Cisl è impegnata per il rispetto dei diritti universali dei migranti, l’accoglienza, e la solidarietà #Refuginclusion”, scrive la leader di Via Po dal suo account, postando la locandina realizzata dalla Cisl Nazionale e dall’ Anolf, l’Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere della Cisl, per l’occasione.

Dati alla mano, sono oltre cinque milioni gli stranieri regolarmente presenti in Italia che producono il 12% del Pil e portano nelle casse dello Stato un beneficio netto, tra entrate e uscite, quantificabile in quattro miliardi di euro.

Un tema sentito dal sindacato di Via Po che affida ad un comunicato a firma di Liliana Ocmin, responsabile Dipartimento Donne Immigrati Giovani della Cisl e Coordinatrice Nazionale Donne Cisl, l’appello a che questa giornata pssa essere “una seria e concreta occasione di riflessione sui temi dell’immigrazione e dell’emigrazione. Auspichiamo che quanto visto finora - prosegue la nota - rimanga nella memoria e sia da monito per migliorare sempre più le politiche di accoglienza e di integrazione, ma sia anche la leva per avviare concretamente una politica di governance europea, non solo per redistribuire le presenze, ma anche per concretizzare quel processo di sostegno a chi emigra ed a chi accoglie: solo così, infatti, si potrà costruire una società coesa e rispettosa della persona”.

Anche per Mohamed Saady, presidente nazionale dell’Anolf, “è ormai tempo di imprimere una svolta e una decisa accelerazione sia sotto il profilo normativo che degli interventi concreti sia all’integrazione degli immigrati che lavorano nel nostro Paese sia all’accoglienza e protezione per i rifugiati e minori migranti, quindi è necessario adoperarsi affinché non si ripetano le orribili tragedie che nel 2015 hanno segnato la morte di migliaia di persone tra cui molti bambini. Bisogna condividere in modo più giusto - continua Saady - le responsabilità tra i 28 Paesi, accettando una semplice verità: l’Europa è un continente di immigrazione, ma non abbiamo ancora una politica comune di gestione dei flussi ed è per questo motivo che è urgente una solid anti trafficking policy con misure adeguate al monitoraggio delle acque del Mediterraneo”.

Proprio oggi la Confederazione Europea dei Sindacati (Ces) ha organizzato una conferenza a Zagabria, in Croazia per evidenziare e discutere sulle risposte concrete alla crisi umanitaria dei rifugiati. "La solidarietà è un motto forse troppo usato sindacalmente", ha sottolineato il segretario generale della Ces Luca Visentini, nel presentare l’evento, "ma in questo caso in cui arrivano in Europa centinaia di migliaia di rifugiati, la solidarietà è la parola migliore per descrivere quello di cui abbiamo bisogno per mantenere una decenza umana ed evitare un conflitto serio”.

( 18 dicembre 2015 )

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