Venerdì 19 aprile 2024, ore 12:52

Guerra 

Ok dell’Ue a 49 mld di aiuti di Stato di Berlino alle imprese 

È arrivato dalla Commissione europea il via libera ad uno schema tedesco da 49 miliardi di euro per sostenere l'economia, nel contesto della guerra della Russia contro l'Ucraina. La misura sarà aperta alle imprese di tutti i settori e di tutte le dimensioni che sono consumatori finali di elettricità, gas naturale e calore prodotto con gas naturale ed elettricità. "Nell'ambito di questa misura, l'aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette. Il sostegno pubblico sarà erogato tramite i fornitori di energia attraverso rate mensili sotto forma di riduzioni delle bollette di elettricità, gas naturale e calore dei beneficiari idonei". I fornitori di energia saranno poi rimborsati dallo Stato tedesco per gli aiuti erogati. Il regime prevede anche un meccanismo di recupero. L'importo totale del sostegno concesso a ciascuna impresa sarà verificato alla fine del periodo di ammissibilità rispetto agli importi massimi di aiuto consentiti dal Quadro temporaneo di crisi.

"Qualsiasi pagamento che superi i massimali di aiuto applicabili sarà recuperato dalle autorità tedesche incaricate di questo compito. In questo modo si garantisce che il sostegno statale sia limitato al minimo necessario", si legge in una nota della Commissione. L'esecutivo Ue spiega di aver constatato che il regime tedesco è in linea con le condizioni stabilite nel Quadro di riferimento temporaneo per la crisi. In particolare, l'importo dell'aiuto individuale non supererà il 50% dei costi ammissibili per un massimale di aiuto di 4 milioni di euro; e per le imprese particolarmente colpite dalla crisi, l'importo dell'aiuto individuale non supererà il 40% dei costi ammissibili per un massimale di aiuto di 100 milioni di euro. La decisione di Bruxelles arriva in un momento in cui gli effetti del 'price cap' deciso dalla Ue si iniziano a far sentire con le quotazioni del gas che scendono sotto i cento euro, per la prima volta da sei mesi. Il prezzo resta comunque lontano dai 27 euro al megawattora dell'estate del 2021 e comunque ancora superiore ai circa 80 euro del periodo prima dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

Sul Ttf di Amsterdam, il mercato di riferimento europeo, il future con consegna a gennaio 2023 ha iniziato la fase discendente a partire da venerdì scorso quando era nell'aria l'accordo sul 'price cap' (-14% a 115 euro). La flessione del prezzo è proseguita anche nei giorni successivi fino ad arrivare alle scorse ore quando è sceso sotto la soglia dei 100 euro (-9% a 96,58 euro), ai minimi da sei mesi, per concludere la seduta a 97,7 euro (-5,5%). Il 'price cap', così come è stato rilevato da osservatori e operatori del settore, sicuramente consentirà di mitigare gli scambi sul mercato olandese, ma per avere un riscontro in bolletta bisognerà attendere.

Per il gas l'inizio della fase invernale porterà sicuramente a un aumento. Sull'andamento ribassista del prezzo del gas, secondo gli analisti, non c'è solamente l'effetto del 'price cap'. Il mercato guarda con grande interesse anche alle importazioni di Gnl che hanno raggiunto quasi il record. Le previsione di temperature miti nelle prossime settimane, inoltre, allentano i timori sugli stoccaggi che ora sono a un livello di riempimento di oltre l'83%, al di sopra della norma stagionale quinquennale.

Rodolfo Ricci

( 22 dicembre 2022 )

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