Sabato 18 maggio 2024, ore 22:03

Europa 

Recovery fund, la Ue boccia i sistemi fiscali sleali 

Nell'analizzare i piani di ripresa degli Stati membri interessati dalle raccomandazioni Ue contro la pianificazione fiscale aggressiva, la Commissione Ue prenderà in debita considerazione l'adozione di riforme fiscali con misure decisive contro la pianificazione fiscale aggressiva. Sembra essere questa la nuova linea annunciata dal commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, intervenendo a un dibattito sull'evasione fiscale e le norme Ue dopo le rivelazioni dell'inchiesta OpenLux alla plenaria del Parlamento europeo. Olanda, Lussemburgo, Malta, Irlanda e Cipro sono tra i Paesi che hanno ricevuto raccomandazioni da Bruxelles.
L'inchiesta OpenLux sulle pratiche fiscali del Lussemburgo "evidenzia problemi che per natura non hanno confini, abbiamo bisogno di soluzioni europee. L'obiettivo di aumentare la trasparenza delle informazioni è chiave per l'agenda della Commissione Ue, ha voluto specificare Gentiloni, intervenendo sempre al dibattito sul tema alla plenaria del Parlamento Ue. "Abbiamo regole Ue che tutti gli Stati membri devono rispettare", ha sottolineato Gentiloni, aggiungendo che il mancato rispetto degli obblighi di rendicontazione da parte di molte aziende, emerso da OpenLux, "non è accettabile né nel caso del Lussemburgo né per qualsiasi altro Stato membro". L'Ue deve lavorare per rafforzare gli strumenti giuridici per contenere questi comportamenti illeciti, ha proseguito il commissario, ribadendo che "ridurre le frodi e l'elusione restano le priorità" sull'agenda europea e che, per questo, serviranno anche miglioramenti sulla lista delle giurisdizioni non cooperative.
Rispetto a quanto emerso da OpenLux sulle società di comodo, Gentiloni ha avvertito che queste ultime possono costituire una reale minaccia al mercato unico in fatto di elusione fiscale e, per questo, Bruxelles è al lavoro su un ulteriore emendamento alla direttiva anti-elusione fiscale per affrontare il problema. da sottolineare che
i Parlamento europeo ha aperto la strada a una nuova legge Ue che renderebbe le imprese responsabili di atti contro i diritti umani e gli standard ambientali all'interno, approvando una risoluzione di iniziativa legislativa. L'Eurocamera chiede anche che le vittime di tali azioni abbiano accesso a mezzi di ricorso. La Commissione ha annunciato che presenterà la sua proposta legislativa in materia entro la fine dell'anno. Le norme vincolanti Ue sulla due diligence obbligherebbero le imprese a individuare, valutare e prevenire gli effetti negativi potenziali o effettivi che possono comportare le loro attività, e quelle delle loro 'catene del valore’ come tutte le operazioni, le relazioni commerciali dirette o indirette e le catene di investimento, e che potrebbero violare i diritti umani ma anche danneggiare l'ambiente.

Rodolfo Ricci

( 11 marzo 2021 )

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