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Previsti investimenti e nuove assunzioni

A Capodichino decolla il nuovo polo aeronautico

di Sara Martano

Il progetto industriale per lo sviluppo del sito Alenia di Capodichino (Napoli) va avanti. L’obiettivo è quello di costituire sul territorio nazionale un Polo internazionale di manutenzioni aeronautiche con due sedi: una a Capodichino e l’altra a Tessera, in provincia di Venezia. Alla base di questo progetto, che intende sviluppare le attività di manutenzione e revisione di velivoli, l’importante accordo commerciale che già lega Atitech ad Alitalia Ethiad e che ad oggi rappresenta il 70% delle attività complessive. Il piano industriale, discusso nel primo confronto tra Fim Fiom Uilm, Alenia Aermacchi e l’Amministratore delegato di Atitech, prevede la crescita di Finmeccanica nella compagine sociale arrivando al 25% delle quote di Atitech e la costituzione di una nuova società, Atitech Industries, partecipata al 75% da Atitech ed al 25% da Alenia Aermacchi. Attraverso la cessione del ramo d’azienda relativo allo stabilimento di Alenia Aermacchi Capodichino, la nuova società intende acquisire sia gli spazi sia il personale in forza nello stabilimento: 180 lavoratori di cui 129 operai e 51 impiegati. Questi lavoratori nello specifico svolgeranno attività di manutenzione e trasformazione degli aerei A320, Boeing 767 e di tutte le tipologie di Atr. “Certo sarà necessario aprire un confronto serio ed approfondito sulle condizioni normative e salariali legate al trasferimento - afferma Michele Zanocco, segretario nazionale della Fim - anche per dare tranquillità e sicurezza a tutti i lavoratori coinvolti. Inoltre - continua - dovrà essere chiaro il progetto complessivo di sviluppo del Polo internazionale aeronautico e delle attività di Atitech Industries e le ricadute che avrà anche in altri siti del Gruppo Alenia Aermacchi, a partire da quello di Tessera, più volte evocato ma che non fa parte di questa fase di discussione”. Il piano industriale inoltre prevede entro 18 mesi, percorsi di formazione e qualificazione per circa 900 ore per ogni lavoratore, funzionali all’acquisizione delle certificazioni e abilitazioni necessarie oltre ad un investimento di 11 milioni di euro in attrezzature, impianti e infrastrutture. Le possibilità di sviluppo, portano la previsione di una crescita occupazionale importante che dovrebbe portare gli organici dell’azienda a crescere dai 731 del 2016 a circa 1.000 nel 2020. Soddisfatta la Fim che, pur dichiarando il suo malcontento rispetto all’insuccesso di Alenia nello sviluppo di attività militari nel territorio campano, ritiene che questa possa essere un’operazione di carattere industriale che potrà ridare fiato ad un territorio già pesantemente colpito dalla crisi e da perdite occupazionali importanti e non più sostenibili.

( 30 marzo 2015 )

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