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Call center

Almaviva, sindacati, 3mila licenziamenti più vicini, no a resa, prossimi incontri il 26 e 29 aprile

Secondo giorno di assemblee dei lavoratori del gruppo Almaviva a Palermo, dopo il vertice fiume di mercoledì a Roma sulla crisi del gruppo e in vista dell’incontro convocato dall’azienda per il 26 e il 27 aprile nella sede degli industriali per discutere con i sindacati la proposta avanzata dal vice ministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova: applicare contratti di solidarietà di tipo difensivo, fino a novembre, in tutte le sedi della società di call center e revocare i 2.988 licenziamenti annunciati a Palermo (1.670), Roma (918) e Napoli (400). I dipendenti delle sedi palermitane hanno chiesto ai sindacati di sottoporre in assemblea qualsiasi ipotesi di accordo sulla solidarietà. «A Palermo è stato preso l’impegno delle Rsu di condividere l’esito dell’incontro di martedì e mercoledì prossimo - dice Eliana Puma della Rsu Fistel Cisl di Almaviva - con i lavoratori».

"Fallito il tentativo di mediazione del Governo sulla vertenza Almaviva Contact, 3mila licenziamenti sono più vicini". È quanto sostenuto le segreterie nazionali di Slc-Cgil, Fistel- Cisl e Uilcom-Uil, in una nota unitaria dopo che la riunione di mercoledì scorso  al Mise "non ha consentito di raggiungere un accordo". Per le tre sigle, "il Governo ha presentato una proposta di percorso ad azienda e organizzazioni sindacali che fissa obiettivi difficilmente conciliabili. Le parti hanno già fissato due incontri, i prossimi 26 e 29 aprile, per approfondire le tematiche. Nel caso si evidenziasse l’impossibilità di raggiungere un’intesa sarà necessaria una nuova convocazione in sede ministeriale, perchè risulterebbe inaccettabile la resa del Governo che renderebbe i licenziamenti una certezza".

Giorgio Serao, della segreteria nazionale Fistel Cisl: "Un incontro che si è concluso con un verbale di indirizzo del Governo che prevede ritiro dei licenziamenti, solidarietà su tutti i siti con percentuali da definire a livello aziendale e mantenimento delle attuali condizioni economiche. Il tavolo e' convocato per il giorno 26 aprile e sara' l'occasione per arrivare ad una intesa che consente di superare i licenziamenti con contratti di solidarietà".

"La proposta di Almaviva sulla solidarietà non è in linea con la posizione espressa dal governo anzi contiene condizioni peggiori per i lavoratori". Hanno dichiarato ieri sera, ad incontro concluso, Francesco Assisi e Eliana Puma della Fistel Cisl di Palermo-Trapani. "Il governo aveva chiesto ad Almaviva di prorogare - aggiunge - i contratti di solidarietà vigenti e alle condizioni vigenti, invece, Almaviva chiede più flessibilità e condizioni economiche peggiorative". Domani e venerdì a Palermo i lavoratori si riuniranno in assemblea.
Il viceministro dello Sviluppo economico, Teresa Bellanova, ha proposto ad Almaviva e ai sindacati un percorso di sei mesi con verifiche mensili sull’andamento dell’azienda e del settore dei call center e un nuovo accordo di solidarietà. Il nuovo accordo partirebbe dal documento con cui l’azienda ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per far fronte a 2.988 esuberi nelle sedi di Palermo, Roma e Napoli. 

"Se le parti raggiungono un’intesa, il governo si impegna ad un monitoraggio mensile dell’accordo - ha detto la viceministro - Ci siamo seduti intorno a questo tavolo per chiudere positivamente. Noi stiamo facendo la nostra parte. Ci siamo già impegnati con un emendamento al ddl Concorrenza che inasprisce le sanzioni del 24 bis contro le delocalizzazioni, continueremo ad usare la nostra moral suasion con le aziende committenti, così come faremo tutte le verifiche sulle aziende appaltanti. Le risorse dello Stato devono dare prospettiva e stabilità al lavoro".

 

 

( 22 aprile 2016 )

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