Dopo la presentazione delle offerte vincolanti per l’acquisizione dell’Ilva, il cui ultimo temine è fissato al 30 giugno, il governo aprirà un tavolo di confronto con i sindacati sui piani ambientali e industriali proposti dai gruppi in gara. È quanto emerge dopo l’incontro che si è tenuto questa mattina al Mise fra il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, il viceministro Teresa Bellanova e i rappresentanti dei sindacati metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil. Per la Fim era presente il segretario generale Marco Bentivogli, per la Uilm il segretario generale Rocco Palombella e per la Fiom il segretario nazionale Rosario Rappa. I sindacati giudicano "positiva" l’apertura di un tavolo sull’Ilva da parte del Governo. Tuttavia i rappresentanti dei lavoratori mantengono la loro preoccupazione sia per "l’allungamento dei tempi" del risanamento del siderurgico sia "sul mantenimento dei livelli occupazionali".
"Abbiamo detto al governo fate presto, fate bene. Questa azienda ha poco fiato. C’è un problema di risorse e c’è un problema di manutenzione degli impianti che deve essere fatta perchè sta aumentando la rischiosità per i lavoratori di Taranto". Così Marco Bentivogli segretario generale della Fim-Cisl dopo l’incontro al Mise sull’Ilva col ministro Carlo Calenda e il viceministro Teresa Bellanova. "Un incontro informativo" lo ha definito Bentivogli che insieme agli altri sindacalisti ha sottolineato la preoccupazione per l’allungamento dei tempi e per i continui cambi di rotta del Governo sulla gestione della vicenda Ilva. "Si è perso troppo tempo, troppi anni - ha detto Bentivogli - dopo la balorda idea della nazionalizzazione, subito tramontata, si è passato alla privatizzazione. Intorno all’Ilva si sono alternati troppi esperti che hanno fatto scelte sbagliate. Ora subito dopo il 30 giugno si faccia il punto con i sindacati".