Lo sciopero nazionale dei tassisti di domani appare ormai quasi inevitabile. Resta solo uno spiraglio legato all’incontro di oggi al Mit tra i sindacati e il governo, ma i rappresentanti delle auto bianche - riferisce l'Agi - non si aspettano grandi novità dal confronto. Ci sono molti punti del decreto interministeriale di riordino del settore che ai tassisti non piacciano. "Le proposte del governo sono irricevibili", dicevano i sindacati tempo fa e tale posizione non dovrebbe cambiare. I tassisti lamentano "la volontà del Governo di consegnare il trasporto persone a potentati economici stranieri e non. Si tratta della continuazione del processo venticinquennale, di sistematico trasferimento degli asset economici nazionali ai grandi capitali finanziari, a totale nocumento del mondo del lavoro e di quello cooperativistico, ponendosi così finanche fuori dallo spirito della nostra Costituzione". Alla 24 ore di stop parteciperanno quasi tutte le sigle della categoria: Fast-Tpnl, Fita/Cnataxi, Fewdertaxi-Cisal, satam, Silt, Tam/Acai, Ugl-Taxi, Unimpresa, Uti, Claaai, Fit-Cisl Usb-Taxi, Mit, Faisda-Confail, Unica Taxi Cgil, Confartigianato-Taxi, Uri, Uiltrasporti e Uritaxi.