Tutto il personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco è in stato di agitazione. A proclamarlo i sindacati di categoria Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Confsal Vvf, a fronte dell’inconsistente volontà da parte sia dei vertici politici sia dei tecnici del Dipartimento di mantenere normali e corrette relazioni sindacali con le rappresentanze dei lavoratori.
Molti gli argomenti su cui le parti non si trovano in accordo, tra cui le assegnazioni del personale neo assunto, le modalità di svolgimento delle procedure per i passaggi di qualifica a capo squadra e ispettore, la mancata applicazione dell'accordo integrativo del 19 aprile 2016 sulle leggi speciali. "Tutti argomenti - affermano i sindacati dei Vigili del fuoco - che riguardano soprattutto l'organizzazione del lavoro e materie d'interesse del personale che prevedono contrattualmente il coinvolgimento fattivo e non di facciata delle organizzazioni sindacali" .
Oltre alla mobilitazione nazionale della categoria - fanno sapere i sindacati - verrà organizzata ogni necessaria e utile iniziativa di protesta ed eventualmente anche al ricorso allo sciopero nazionale. “Una decisione sofferta - affermano in una nota i segretari di categoria di Cgil, Cisl e Confsal, Mauro Giulianella, Massimo Vespia e Franco Giancarlo - dopo aver preso atto che non esistono i presupposti per proseguire in un clima di corrette relazioni sindacali con una Amministrazione che ha continuamente prodotto azioni amministrative talvolta nemmeno coerenti con gli impegni assunti in sede di discussione sindacale”.
I sindacati sono in campo anche su un'altra questione: far accedere il personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco al sistema di assicurazione Inail, in armonia con i benefici attualmente riconosciuti in termini di tutele da infortuni sul lavoro e malattie professionali. Su questo argomento hanno chiesto all'Amministrazione l'apertura di un tavolo di confronto nazionale specifico.
"La nostra richiesta - affermano i sindacati - trae fondamento non solo dagli impegni assunti dall’allora Governo in carica che in modo formale, si era impegnato nell’affrontare la questione in occasione della sottoscrizione del contratto nazionale di lavoro della categoria per il triennio 2016-2018, ma soprattutto tenendo conto della crescita dei dati che testimoniano la pesante ricaduta in termini di perdita di vite umane e infortuni tra il personale del Corpo Nazionale. Premesso quanto sopra - concludono - riteniamo non più procrastinabile, anche al fine di dar seguito ai su citati impegni di Governo, di fissare un incontro specifico di confronto tra le parti così da addivenire ad una soluzione in linea con le aspettative del personale e recuperare gli elementi di ingiustizia che permangono nei confronti dei Vigili del Fuoco".
Sara Martano
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