Aumentare la produttività migliorando il clima aziendale e mettendo attenzione ai bisogni e al benessere del lavoratore. La parola d’ordine oggi è welfare aziendale, ossia favorire tutta una serie di strumenti o forme di work life balance in grado di conciliare le esigenze aziendali e le esigenze personali e familiari dei lavoratori.
È in quest’ottica che si inserisce il protocollo sul welfare firmato tra i rappresentanti di Eni e i sindacati nazionali di categoria Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil.
Azienda e sindacati hanno concordato insieme di apportare miglioramenti su diversi fronti che interessano il benessere del lavoratore: assistenza sanitaria e promozione della salute, formazione e alternanza scuola-lavoro, banca delle ore, nuove iniziative per favorire la genitorialità.
In particolare nell’ambito dell’assistenza sanitaria, a decorrere dal prossimo anno (gennaio 2018), a tutti i lavoratori Eni, sarà garantita l’iscrizione automatica al Fasie ed al Faschim (i fondi di assistenza sanitaria integrativa di settore: Fasie per il contratto Energia e Petrolio, Faschim per il contratto Chimica) con onere a carico aziendale.
Nell’accordo sono previste ulteriori iniziative di welfare attraverso la costituzione della banca delle ore solidali e congedi per il lavoratore padre.
“Questo accordo sul welfare - ha commentato a caldo Angelo Colombini, segretario generale della Femca, eletto il 1 luglio nella segreteria confederale Cisl - è un proseguo di rapporti di relazioni industriali positive con Eni che dà una risposta ulteriore ad oltre 20 mila lavoratori, utilizzando strumenti come il fondo di assistenza sanitaria integrativa e non sostitutiva dell’assistenza sanitaria nazionale. E’ una risposta completa ai fabbisogni dei lavoratori e delle loro famiglie - conclude Colombini - e impegna l’Eni ad una forte responsabilità per un grande investimento”.
“Un accordo importante, nel solco della tradizione del modello di relazioni sindacali col gruppo - conclude Antonello Assogna, segretario nazionale Femca - per il quale l’Eni, da qui a due anni, investirà circa 10 milioni di euro”
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