In un clima di competizione interna, con la Lega che ormai in tutti i sondaggi post-festivi stacca l’alleato M5S, entra nel vivo il duello interno alla maggioranza sulle priorità programmatiche da inserire nella prossima legge di bilancio.

Mercoledì mattina a Palazzo Chigi vertice tra il premier Conte, i suoi due vice Salvini e Di Maio, il ministro degli Esteri Moavero Milanesi, quello dell’Economia Tria, e quello degli Affari europei Savona. Il messaggio forte è indirizzato proprio all’Europa. Sintetizza Conte: ”La nostra sarà una manovra nel segno della crescita nella stabilità. Stiamo lavorando alle riforme strutturali a favore della competitività del sistema-paese che saranno parte qualificante del Piano nazionale Riforme e, quindi, parte integrante della manovra economica”.

Un modo per abbassare i toni, apprezzato dai mercati che come martedì registrano un calo dello spread e un rialzo della Borsa. 

Rilancia Di Maio: ”Il reddito di cittadinanza e la flat tax non sono alternativi. Il nostro obiettivo è decidere come spendere al meglio le tasse degli italiani e vedere come tagliarle, tutto a favore della vita dei cittadini. Ed è possibile farlo. Nessuno vuole sfasciare i conti e distruggere l’Europa”. Insomma, ”la prossima manovra manterrà i conti in ordine ma sarà coraggiosa: rassicurerà i mercati, ma anche le famiglie che hanno bisogno, i cui figli non trovano lavoro”.

”Il reddito di cittadinanza sarà nella manovra”, conferma il vicepremier leghista Salvini che spiega: ”Il modello Aquarius sarà traslato in materia economica rispettando quanto promesso agli italiani e contando di rimanere al governo tutti e cinque gli anni. Già da questa manovra rispettando tutti i vincoli, anche quelli eterodiretti, avvieremo anche lo smontaggio della legge Fornero la riduzione fiscale e la pace fiscale italiani-Equitalia e la semplificazione burocratica che le imprese aspettano da anni. Stiamo valutando tempi e costi”.

Aggiunge Salvini: “Sulle pensioni quota 100 da subito per tutti, non solo per equità ma per creare lavoro. Si lavora poi all'ipotesi del taglio del cuneo, così come sulla necessità di scongiurare l'aumento dell'Iva. E via libera al Tap, perché i benefici sono superiori ai costi”.

Intanto il Ministro Tria venerdì e sabato volerà a Vienna per l’Ecofin e l’Eurogruppo, dove lavorerà per dissipare ogni dubbio rispetto alla tenuta delle nostre finanze.

( 5 settembre 2018 )