Domenica 15 giugno 2025, ore 4:38

Washington 

Dazi, proseguono i negoziati tra Usa e Ue per ridurre le tariffe 

Riparte il disgelo tra Usa e Cina, mentre il cancelliere tedesco Friederich Merz, alla sua prima visita alla Casa Bianca, supera con successo la prova del fuoco dello Studio Ovale nonostante le divergenze sull'Ucraina e i dazi. A far riprendere il dialogo tra Washington e Pechino è stato un colloquio tra Donald Trump e il presidente cinese Xi, su iniziativa americana secondo la Cina. Il tycoon ha riferito su Truth di una "ottima telefonata" di un'ora e mezzo "incentrata quasi interamente sul commercio (non si è parlato di Russia/Ucraina o dell'Iran)", che ha portato a una schiarita anche sulle terre rare, uno dei nodi che aveva bloccato i negoziati.

The Donald ha quindi annunciato che "i rispettivi team si incontreranno a breve in una sede da definire" e che gli Usa saranno rappresentati non solo dal segretario al Tesoro Scott Bessent, ma anche dal segretario al Commercio Howard Lutnick e dal rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti Jamieson Greer. Trump ha rivelato inoltre che Xi ha "cortesemente invitato me e la first lady a visitare la Cina", e che lui ha ricambiato. Poi nello Studio Ovale ha assicurato che farà visita al Dragone, nel giorno in cui è arrivata pure la notizia che l'effetto dazi ha più che dimezzato in aprile il deficit commerciale Usa, portandolo a 61,6 miliardi di dollari. Cordiale ma non privo di puntualizzazioni il resoconto della telefonata da parte del leader cinese, secondo i media di Pechino. Xi ha detto che è necessario "raddrizzare la traiettoria" delle relazioni bilaterali, messe a dura prova da controversie commerciali e diplomatiche, e che "per riportare sulla giusta rotta la grande nave delle relazioni Cina-Stati Uniti dobbiamo prendere con fermezza la direzione e stabilire una rotta chiara, respingendo con fermezza qualsiasi interferenza o persino sabotaggio".

Nei giorni scorsi Trump aveva accusato Pechino di non aver rispettato i termini della tregua commerciale di 90 giorni negoziata a maggio tra i due Paesi a Ginevra, ma il Dragone ha scaricato sugli Usa la responsabilità di averli compromessi. Xi inoltre ha ribadito la linea rossa di Taiwan: "Gli Stati Uniti devono gestire la questione con cautela per evitare che la piccola minoranza di separatisti che sostiene 'l'indipendenza di Taiwan' trascini la Cina e gli Stati Uniti in una pericolosa situazione di conflitto e scontro". Dialogo aperto anche con il cancelliere tedesco, ricevuto cordialmente da Trump nello Studio Ovale, senza le imboscate tese al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e poi a quello sudafricano Cyril Ramaphosa.

Forse grazie anche all'assente Elon Musk, con cui il tycoon ha sancito la rottura davanti alle telecamere facendola diventare la notizia del giorno. Si potrebbe dire che i negoziati con l'Ue sui dazi "procedono rapidamente", mentre Bruxelles studia una proposta di accordo. E' quanto emerge anche dalle parole del Rappresentante per il Commercio Usa, Jamieson Greer, che a Parigi ha incontrato il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic. Un incontro necessario per capire il destino della battaglia commerciale tra Usa e il resto del mondo, che ha avuto il suo ultimo episodio con le tariffe del 50% imposte da Trump su acciaio e alluminio per tutti i Paesi, eccezion fatta per Londra, le cui tariffe restano al 25%.

"La scorsa settimana l'Ue ha fornito agli Stati Uniti un punto di partenza credibile per colloqui sul commercio reciproco", ha aggiunto Greer, sottolineando che l'incontro "indica una volontà da parte dell'Ue di lavorare con noi per trovare una vita d'uscita reale per il commercio reciproco"."Dopo le discussioni a livello tecnico e i miei recenti scambi con Howard Lutnick e Jamieson Greer, sono convinto che possiamo ottenere un risultato positivo", ha commentato il commissario Ue al Commercio. "Ciò che mi rende ottimista è che vedo i progressi. So da dove siamo partiti, conosco le posizioni iniziali e vedo come stiamo avanzando. Le discussioni ora sono molto concrete, entriamo nei settori specifici, nei dettagli, e iniziamo a vedere anche un possibile punto di atterraggio. Questo è ciò che mi fa ancora sperare", ha aggiunto.

Il commissario Ue al centro del negoziato con Washington inquadra la questione in termini più ampi, ricordando che Ue e Usa rappresentano circa il 30% del commercio a livello globale e che le ripercussioni di un malfunzionamento nel loro rapporto ricadrebbero sull'intero sistema globale. In seconda battuta, Sefcovic ha assicurato che l'Ue riconosce l'ambizione Usa di reindustrializzarsi, anche perché si è posta lo stesso obiettivo.

"Credo ancora che ci siano molti più settori che ci uniscono piuttosto che ci dividono. E per questo sono convinto che possiamo risolvere la questione in modo amichevole", ha rimarcato. E mentre potrebbe concretizzarsi nelle prossime ore l'atteso colloquio telefonico tra Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping, proprio gli Stati Uniti potrebbero imporre entro fine mese "nuovi standard" per quanto riguarda i dazi sui componenti degli aerei. Un negoziato totale senza fine.

Rodolfo Ricci

( 6 giugno 2025 )

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