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Trasporto aereo

Crisi Alitalia, primo incontro tra governo e sindacati

In agenda per oggi un primo incontro sulla crisi Alitalia tra Governo e sindacati al ministero dello Sviluppo economico. A convocarlo il ministro Carlo Calenda. Dopo il confronto tra l'esecutivo e i vertici della compagnia lunedì scorso e dopo il rinvio dell'incontro tra Alitalia e sindacati, inizialmente previsto per l'11 gennaio scorso, le organizzazioni di categoria hanno chiesto un appuntamento in tempi rapidi al Governo per fare il punto sulla situazione in cui versa la compagnia.

Intanto l'Autorità di garanzia per gli scioperi ha valutato legittime le astensioni del personale di Alitalia del 20 gennaio (dalle 14 alle 18) e del 23 febbraio (24 ore, con garanzia delle fasce) prossimi. Inoltre, l'Autorità, ha deliberato di "invitare Alitalia ad avviare con le organizzazioni sindacali la procedura per raggiungere un Accordo finalizzato a dare concreta attuazione alle disposizioni vigenti in materia di impiego del personale da comandare in caso di sciopero". Il Garante, "anche al fine di un miglior contemperamento dell'esercizio di sciopero dei lavoratori con i diritti degli utenti, ha, tra l'altro, invitato l'Azienda ad individuare misure di contingentamento del personale non sproporzionate rispetto alle effettive esigenze di funzionamento del servizio".

A preoccupare le sigle di categoria è la situazione della compagnia, che continua a perdere circa un milione al giorno e sta cercando di avviare la ’fase due’ per il rilancio da qui al 2021. La questione più immediata concerne gli ammortizzatori sociali ed il fondo di solidarietà su cui lo scorso 21 novembre è già stato proclamato uno sciopero generale del trasporto aereo per il prossimo 20 gennaio. Nella lettera, inviata ai ministri interessati e a tutti gli "stakeholder", i sindacati sottolineano come, pur in presenza di novità positive in merito alle decisioni del Fondo la maggior parte delle delibere attese sul biennio, e non solo, non siano state approvate. “In queste settimane - prosegue la lettera - si sono susseguite molte crisi aziendali che hanno pesantemente aggravato le problematiche sia del fondo che del trasporto aereo”. Tra queste proprio la vicenda Alitalia con il rinvio della presentazione del piano industriale alle organizzazioni sindacali, che - sottolineano i sindacati - “ha generato ulteriore tensione sia tra i lavoratori coinvolti di Alitalia che del settore”. 

"È inaccettabile che si parli nuovamente di esuberi e di taglio al costo del lavoro in Alitalia senza che sia stato presentato un serio piano industriale". Lo ha detto a Bologna, a margine di un'iniziativa del sindacato, la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. "È molto corretta - ha aggiunto - la posizione espressa dal ministro dello Sviluppo Calenda. Non si possono scaricare le responsabilità evidenti del management ancora una volta sui lavoratori. È un film già visto altre volte in Alitalia. Se ci sono dei problemi di gestione e di business plan, la compagnia non può scaricarli sui lavoratori o sulle condizioni salariali. Per questo è opportuno che si apra un confronto serio tra l'azienda e il sindacato, con un ruolo attivo e responsabile del Governo, per dare una prospettiva di sicurezza al trasporto aereo e garanzie alle tante lavoratrici e ai lavoratori di Alitalia che in poco meno di otto anni hanno già subito pesanti ripercussioni sul piano occupazionale".

“Ci fa piacere che anche il Governo nella persona del Ministro Calenda la pensi come noi: è da tempo che tentiamo di riportiamo all’attenzione di tutti che le soluzioni ai problemi di questa azienda non possono essere ricercate solamente sul versante lavoro, intervenendo su tagli di personale e sui loro stipendi”, si associa anche Emiliano Fiorentino, Segretario nazionale della Fit-Cisl, in merito alle affermazioni del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. “Pensare di partire con interventi sui lavoratori ancor prima di avere un piano industriale "condiviso e credibile" – prosegue Fiorentino – è paragonabile a un fantino che si presenta a una gara con la sola sella e senza il cavallo. Per queste incertezze che ancora vertono sulla situazione Alitalia, abbiamo aperto una vertenza a cui devono seguire necessariamente delle risposte concrete e serie. Non è possibile continuare a lavorare con i "forse" e con i "poi si vedrà". Alla terza ristrutturazione in poco meno di 8 anni è imprescindibile che questa trattativa venga seguita con attenzione e portata avanti da Governo, azienda e parti sociali”.

( 16 gennaio 2017 )

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